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Anconitana, Mastronunzio: «Tre punti fondamentali per la vittoria del campionato»

Il capitano, con la doppietta di domenica scorsa al Del Conero, ha permesso ai dorici di vincere in rimonta con l'Osimana e mantenersi stabilmente in vetta alla classifica: «Abbiamo giocato un secondo tempo all'altezza della maglia che indossiamo»

Salvatore Mastronunzio, capitano dell'Anconitana

ANCONA- Due goal da bomber vero, una prestazione da leader, parole da capitano. Può essere riassunta così la domenica di Salvatore Mastronunzio che con le sue due reti ha permesso all’Anconitana di vincere 2-1, in rimonta, sull’Osimana mantenendosi stabilmente in vetta alla classifica ben distanziata di sette punti rispetto alla Vigor Senigallia inseguitrice:

«Abbiamo fatto un secondo tempo all’altezza della maglia che indossiamo ma dobbiamo riflettere sulla prima frazione – spiega la Vipera – In settimana lavoreremo per cercare di correggere i nostri errori perchè prendiamo troppi goal da calci piazzati. In ogni caso sarà importante allenarsi e stare sereni». Il numero nove biancorosso si è caricato la squadra sulle spalle realizzando due marcature di pregevole fattura: «Giochiamo in undici ed è normale che io debba far goal. E’ stata una bella doppietta, di testa mi capita raramente, e ci ha consentito di portare a casa tre punti importanti per la vittoria del campionato».

Durante la gara lo si è visto spesso incoraggiare i compagni, dannarsi l’anima con l’arbitro e talvolta correre indietro nella metà campo difensiva a dar manforte alla linea mediana: «Devo continuare così e so che posso dare l’esempio, soprattutto ai più giovani. A trentanove anni ho masticato un po’ di calcio e anche se delle volte sono un po’ eccessivo, sono fatto così. Oggi siamo stati bravi a ribaltare il risultato ma ogni gara bisogna dimostrare il nostro valore perchè nessuno ci regala niente».

E il boato del Del Conero è stato quello dei giorni migliori: «Vedere tanta gente allo stadio in Promozione e non saper reagire mi rendeva nervoso. Io sono molto attaccato alla maglia e alla città e tutto quello che faccio mi viene da dentro. In casa dobbiamo dare di più sin dal primo minuto».

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