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Anconitana, Marconi: «Non ci sono i presupposti per giocare. Ripescaggio? Faremo il possibile»

Il numero uno dei dorici ha parlato della situazione attuale dando alcune informazioni circa l'ipotesi ripescaggio e sul futuro del sodalizio biancorosso

Stefano Marconi
Il presidente dell'Anconitana Stefano Marconi

ANCONA- «Non ci sono i presupposti per tornare a giocare. Le squadre sono ferme da molto tempo e non ha senso pensare di ripartire». Il presidente dell’Anconitana Stefano Marconi, nel suo consueto intervento del lunedì sera a Radiotua, è stato chiaro circa una possibile ripartenza anche nei campionati dilettantistici che, nella prossima stagione, potrebbero subire un grande ridimensionamento a causa della crisi economica post-Coronavirus: «Non posso essere ottimista per l’Italia vista la situazione economica. Le aziende stanno chiudendo e, di conseguenza, i problemi ci saranno anche nel calcio dilettantistico. Senza molti sponsor potrebbe aprirsi una crisi profonda con scenari nefasti».

Marconi ha poi parlato dell’ipotesi ripescaggio per raggiungere la serie D, facendo riferimento alle graduatorie attuali (quelle che calcolano bacino d’utenza, abitanti, impiantistica e settore giovanile): «In questo momento è prematuro parlare di formule di ripescaggio. Bisognerà capire come la Lnd e la Figc si pronunceranno in merito. Noi come Anconitana faremo tutto il possibile per provare a fare la serie D. Se ci saranno i presupposti non ci tireremo certo indietro».

Una certezza nel futuro, la famiglia Marconi sarà ancora alla guida dell’Anconitana: «Saremo ancora qua, su questo non c’è dubbio. Questo è un messaggio che voglio mandare a tutti quelli che vogliono il bene dell’Anconitana. Vogliamo continuare quel percorso di crescita e portare la squadra dove noi e i tifosi desideriamo arrivare, ai livelli più alti che possiamo permetterci».

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