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Paparella, match-winner della Ristopro: «Felicissimo per questo successo»

Il play italo/argentino racconta il suo canestro a 3" dalla fine che ha consegnato la vittoria alla sua Fabriano per 69-67 su Porto Sant'Elpidio: «Ma adesso dobbiamo crescere e migliorare, soprattutto in attacco»

Emiliano Paparella, 35 anni, play della Ristopro Fabriano (foto di Martina Lippera)

FABRIANO – «Le responsabilità me le sono sempre prese, da quando avevo vent’anni, a maggior ragione adesso che ne ho trentacinque. Può andare bene e può andare male, stavolta è andata bene e perciò sono molto felice per la vittoria conquistata e per la squadra».

Emiliano Paparella, il match-winner della Ristopro Fabriano nella vittoria di ieri sera – mercoledì 24 ottobre – sulla Malloni Porto Sant’Elpidio per 69-67, il giorno dopo racconta così il suo canestro infilato a tre secondi dalla sirena, in penetrazione, appoggiando al tabellone, che ha portato altri due punti nel forziere della squadra cartaia (tre vittorie e una sconfitta in questo avvio stagione in serie B).

Emiliano, puoi farci una disamina generale sulla partita?
«È cominciata bene e abbiamo firmato un parziale importante (26-13 al 13’ minuto, nda), ma poi ci siamo fatti riprendere e c’è mancato poco che la perdessimo (64-67 a 50” dalla fine, con tiro da tre sbagliato dall’elpidiense Mazic, nda). Non possiamo permetterci di smettere di giocare, come talvolta facciamo. Di buono c’è che siamo stati bravi a recuperare la concentrazione in quel momento cruciale, segnando una tripla con Dri e l’ultimo canestro mio (per il definitivo 69-67, nda). Penso che vittorie come queste aiutino a creare la squadra».

Torniamo a quel tuo canestro decisivo, fortemente voluto…
«Sono sincero, non sono contento per come sto giocando in questo inizio di stagione. So che posso dare di più. Dopo alcuni anni in cui ho giocato principalmente da guardia, mi ci sta volendo un po’ di tempo per ritornare a fare il play, con gli avversari che mi pressano a tutto campo, ma sono anche sereno perché il campionato è lungo e sono certo di migliorare. L’ultimo canestro? Credo di avere l’esperienza per prendermi queste responsabilità, me le sono sempre prese e continuerò a farlo. Sono contento per la squadra e per questi altri due punti conquistati».

Nel complesso, dove deve migliorare la Ristopro come squadra?
«Dobbiamo crescere in attacco, nella fluidità del gioco: in alcuni momenti sembra che non abbiamo soluzioni. Andiamo ancora troppo a sprazzi, penso che dobbiamo trovare una piena identità di squadra, capire i momenti e dettare il nostro ritmo. Però, in tutto questo, la cosa buona è che pur non essendo ancora brillantissimi, abbiamo conquistato tre vittorie su quattro, questo è molto importante, perché ci consente di allenarci con maggiore serenità per migliorare e crescere».

Neanche il tempo di rifiatare, che domenica si va a Chieti, una “big”, che però ieri sera ha perso nettamente 83-66 a Civitanova…
«Chieti è una squadra completa, di gran valore. Che abbia perso di venti ieri conta poco, anzi, avrà molta voglia di riscatto. Sarà dura, ma penso che abbiamo le carte in regola per giocarcela».

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