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Basket femminile, Thunder Halley in A2. I dirigenti: «Un sogno che si è realizzato»

Il giorno dopo la promozione, il presidente Euro Gatti e il vice Piero Salari si godono il grande successo: «Ci è voluto tempo, ma ce l’abbiamo fatta. E non chiamateci Matelica/Fabriano, rappresentiamo il territorio»

Il vicepresidente Piero Salari, lo sponsor Giovanni Ciccolini (Halley Informatica) e il presidente Euro Gatti della Thunder Halley

FABRIANO – «È un’emozione incredibile: la nostra realtà è sempre rimasta un po’ defilata rispetto alle altre, ma siamo cresciuti e nei momenti cruciali le ragazze sono venute fuori alla grande centrando il traguardo della promozione in serie A2 femminile». 

A parlare è Euro Gatti, presidente della Thunder Halley, la squadra di Matelica/Fabriano che ieri sera – 10 luglio – ha centrato il primo storico approdo nella seconda serie nazionale di basket donne. «Ma non continuate a chiamarci Matelica/Fabriano – ci tiene a precisare Gatti: – questa è la Thunder Halley, ormai siamo conosciuti così, e basta, siamo una squadra di territorio, del nostro territorio dell’entroterra».

E in effetti, ieri sera, ad assistere alla partita al palasport di Cerreto d’Esi c’erano tutti e tre i sindaci delle cittadine della zona interessata: Massimo Baldini di Matelica, Gabriele Santarelli di Fabriano e il padrone di casa David Grillini di Cerreto d’Esi con relativi assessori.

Volendo fare un po’ di cronistoria, la Thunder per la precisione è nata a Matelica nel 1991 (toh, ricorre proprio quest’anno il trentennale!) con presidente Francesco Cegna, che per motivi di lavoro passava la mano nel 2002 ad Euro Gatti (che era comunque tra i fondatori).
Il basket “rosa” in questo lasso di tempo si era ben radicato a Matelica, che in un paio di circostanze aveva raggiunto la serie B. Cinque o sei anni fa, però, vuoi per il naturale ricambio generazionale delle giocatrici, vuoi per una sorta di fisiologica stanchezza, la Thunder sembrava essere andata in “riserva” di motivazioni (passateci il termine).

Nello stesso periodo, qualcosa di simile stava accadendo nella città della carta alla Pallacanestro Fabriano dove presidente era Piero Salari. Come si dice in questi casi? “L’unione fa la forza”. Superando anacronistiche rivalità, i due club nel 2016 decidevano di avviare una forma di stretta collaborazione.
Nasceva così semplicemente la “Thunder Basket”, che ben presto nella denominazione ufficiale veniva affiancata dall’entusiasta sponsor Halley Informatica di Giovanni Ciccolini.

«Unire le forze ci era sembrata la cosa più naturale del mondo – a parlare è Piero Salari, attuale vice presidente -. In due città non facciamo la popolazione, ad esempio, di Jesi. Rimanere separati avrebbe significato probabilmente una lenta scomparsa di tutti e due i club».

E invece, da quel connubio, è subito scaturita nuova linfa vitale e tanta energia. Unendo le giocatrici, nel 2016/17 sotto la guida di coach Andrea Porcarelli la Thunder Halley vinceva subito il campionato di serie C e saliva in B.
Dopo due campionati di assestamento nella nuova categoria, nel 2019/20 viene chiamato alla guida tecnica coach Christian Rapanotti e la società alza un po’ l’asticella delle ambizioni ingaggiando a novembre nientemeno che l’ex nazionale argentina “Pepo” Gonzalez, che a suon di “trentelli” inizia a far volare la Thunder… quando il Covid-19 a marzo 2020 blocca tutto lo sport.

«Nel frattempo abbiamo lavorato anche sul movimento a 360° – prosegue Salari – arrivando ad allestire una squadra Under 18 di stanza a Matelica, una Under 16 a Fabriano e il settore minibasket in collaborazione con la società Sterlino. Insomma, anche numericamente siamo cresciuti».

E siamo alla storia recente. Il 6 marzo 2021, molto in ritardo rispetto al solito, inizia un nuovo campionato di serie B femminile. La Thunder Halley fa qualche innesto rispetto alla stagione precedente (Nociaro, Takrou, Ardito), parte con 2 vittorie e 3 sconfitte tanto che di comune accordo si separano le strade con coach Rapanotti. Alla guida viene chiamato coach Orazio Cutugno (ex vice di Fantozzi e Pansa alla Ristopro Fabriano), che era a Gubbio in D maschile, campionato mai iniziato per via della pandemia.
Poco dopo, da Firenze (A1) arriva anche la brava Gramaccioni. Trovata la giusta chimica, con la Gonzalez ora affiancata da un valido contorno, la Thunder Halley macina undici vittorie di fila tra stagione regolare e spareggi play-off. L’ultima sconfitta per 50-52 di ieri sera è stata indolore, anzi è stata come una vittoria, perché ha consentito di mantenere favorevole la differenza canestri con la rivale Stella Azzurra Roma (battuta di sei all’andata).

«Ho realizzato il sogno che avevo da piccolo, arrivare in serie A2»: dice ancora Piero Salari, che della Thunder Halley è attualmente anche direttore sportivo, ma “bazzica” nell’universo femminile di pallacanestro dai lontani anni Ottanta a Fabriano. «Cosa ho provato ieri sera? Tanta felicità. Ma, te lo dico sinceramente, ero sereno e convinto che ce l’avremo fatta. Lo diceva anche la “cabala”: siamo andati in serie B nel 2017 insieme alla Ristopro maschile, e lo stesso avremmo fatto quest’anno salendo in serie A2 come loro due settimane fa. Ne ero certo».

La gioia è stata grande al termine della partita, con i festeggiamenti che sono durati fino a tarda notte al “Colle del Sole”. Ma già da stamattina i pensieri hanno iniziato a viaggiare verso il futuro, quella serie A2 completamente sconosciuta, ma altrettanto affascinante.

Possiamo dire che la Thunder Halley la affronterà con una grande certezza e una grande incertezza. La certezza – e non è poco – è il puntuale sostegno dello sponsor Halley Informatica: il titolate Giovanni Ciccolini è ormai il primo tifoso e grande appassionato della squadra, non ha esitato a mettersi in macchina con 40 gradi le settimane scorse per andare a vedere gli “spareggi” delle biancoblù a Zola Predosa e a Roma.

L’incertezza (proprio come per la Ristopro Fabriano maschile) è il palasport. Il piccolo palazzetto di Matelica non è adatto: era già in deroga per la serie B, figurarsi per la A2. Il PalaGuerrieri di Fabriano è chiuso per i ben noti problemi strutturali. La soluzione potrebbe essere Cerreto d’Esi, dove si è giocato ieri sera: 920 posti, ok per il nuovo campionato. La società sembra orientata verso questa soluzione e ne parlerà con il Comune interessato. Anche se – è bene dirlo – a Matelica da anni si parla della costruzione di un nuovo palasport, necessario vista la passione e la tradizione della città del Verdicchio per la pallacanestro (anche maschile, con la Vigor costretta a giocare a Castelraimondo) e chissà che questa promozione della Thunder Halley non possa velocizzare i tempi?

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