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Aurora Jesi, la Curva Nord: «Mai più con questa dirigenza»

Gli ultras chiedono un azzeramento dei vertici societari per garantire di nuovo il sostegno incondizionato alla squadra di pallacanestro cittadina, oltre a pretendere chiarezza sul futuro

I tifosi dell'Aurora Jesi (foto Binci)

JESI – «Mai più con questa dirigenza». La Curva Nord, per tutta la stagione al fianco dell’Aurora basket targata Termoforgia, ovunque in Italia, torna a farsi sentire. La retrocessione in B1 di Rinaldi e compagni è ancora dura da mandare giù, ma si può provare a guardare avanti. A patto che vi siano volti nuovi in società: questo è quanto chiedono gli ultras jesini.

«Ci siamo presi del tempo per assimilare quanto successo, l’Aurora è giustamente retrocessa dopo 22 anni di serie A, ultimi con 18 punti e una sola gara vinta in trasferta in tutto il campionato – tuona la curva nord -. Ma a noi, di classifica, statistica e sfortuna interessa poco, siamo rimasti a tifare per i nostri colori fino all’ultimo minuto, abbiamo appeso il nostro striscione in ogni palazzetto d’Italia e siamo fieri per questo! Vogliamo ringraziare, prima di tutto, i nostri fratelli imolesi e gli amici di Torino per esserci stati vicino in questo momento.

Quello che a noi fa più male, invece, è aver visto negato il nostro modo di essere, qualcuno si è preoccupato più di tutelarsi per l’imminente retrocessione piuttosto che pensare alla salvezza della squadra, facendoci arrivare avvisi preventivi. Per questo, indipendentemente da quale sarà il futuro dell’Aurora basket, la Curva Nord non sosterrà nessun progetto proposto dall’attuale vertice dirigenziale, lo stesso che ha lasciato morire lentamente la pallacanestro a Jesi, assente nella gestione comportamentale di alcuni suoi tesserati. Appoggeremo solamente chi vorrà proseguire con trasparenza e passione la storia dell’Aurora basket, indipendente dalla categoria. L’Aurora basket sono i suoi tifosi, ricordatevelo».

Sul fronte societario, purtroppo, tutto tace. C’è chi sostiene che vi siano movimenti nell’ombra, che vecchi soci potrebbero rientrare, ma per il momento è seriamente a rischio anche la B1. E pensare che, con Fabriano, Senigallia e Ancona, sarebbe un campionato sicuramente avvicente e dagli incassi certi. Altero Lardinelli, l’amministratore unico del sodalizio, è stato chiaro a proposito: se non si trovano nuovi sponsor è garantito solo il settore giovanile. Gli appassionati di pallacanestro restano in attesa. La delusione è stata comunque profonda e l’ambiente non potrà certo risollevarsi qualora la prospettiva fosse un altro anonimo campionato.

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