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Cesena troppo forte per l’Aurora coi cerotti

Jesi, priva ancora di Casagrande e di nuovo di Micevic, non riesce ad opporsi ai forti Amadori Tigers, quasi sempre in controllo del match. Mugugni da parte del pubblico

Aurora Jesi - Amadori Tigers Cesena

JESI – L’Aurora decimata dagli infortuni ci prova, ma è Cesena a passare all’Ubi Banca Sport Center. Partita quasi mai in discussione, con gli Amadori Tigers a condurre e Jesi a inseguire.

Prima della palla a due, il palas si è fermato per un minuto di silenzio in ricordo dell’imprenditore Sandro Paradisi e del medico Paolo Pompignoli. L’Aurora, ancora priva di Casagrande e di nuovo di Micevic, entrambi infortunati, scende sul parquet con Bottioni, Magrini, Migliori, il neo acquisto Sgorbati e Lovisotto. Buono l’avvio degli uomini di coach Marcello Ghizzinardi, nonostante le evidenti difficoltà sotto canestro per l’assenza di due giocatori importanti. Con poche soluzioni a disposizione, gli arancioblu si fanno tuttavia recuperare il piccolo vantaggio accumulato, per poi essere superati abbastanza agevolmente dagli ospiti, seguiti da un centinaio di romagnoli.

I tifosi di Cesena all’Ubi Banca Sport Center

Un paio di azioni e l’Aurora sprofonda a -12, costringendo la panchina a chiamare un timeout per evitare il tracollo. Giampieri e Sgorbati riducono un po’ il gap, ma i canestri restano “minuscoli” per i padroni di casa. Il carattere però non manca e, come dimostrato nelle situazioni più complesse, Magrini e compagni riescono a tirar fuori risorse impensabili fino a qualche secondo prima. Al 18′ è -2 per Jesi. Ed è Giacchè, poco prima del suono della sirena, a siglare il pareggio. I primi 20 minuti si chiudono con la bomba del cesenate Frassineti.

Palla a due tra Aurora Jesi e Amadori Tigers Cesena

I Tigers rientrano in campo con più determinazione e si portano a +13 approfittando della confusione degli jesini, che mostrano le solite incertezze dalla lunga distanza. Dall’altra parte, Scanzi fa la differenza. Arancioblu in estrema difficoltà. Il tentativo di reazione c’è, ma la panchina corta, soprattutto sotto le plance, non aiuta.

Si riparte per l’ultimo quarto e il copione è sempre lo stesso: Cesena riprende il largo. Ma stavolta affonda il colpo fino al +19. Jesi, ridotta a giocare in cinque, non è proprio in grado di reagire. Inutile ribadire che per ottenere i playoff servono altri innesti di qualità. Il resto del tempo è poco più che un allenamento, sebbene l’Aurora provi con alcune bombe della “disperazione” a riportarsi sotto.

Aurora Jesi – Amadori Tigers Cesena: 67-76 (16-24, 36-39, 48-56)

Spettatori: 1060

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