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La promettente Camilla Gatti: «La marcia? Emozionante, faticosa, gratificante»

La diciottenne dell'Atletica Fabriano si è laureata vice campionessa d'Italia Juniores nella 20 chilometri di marcia su strada. È già nel giro azzurro giovanile

La marciatrice Camilla Gatti dell'Atletica Fabriano (foto Fidal)

FABRIANO – «Emozionante, faticosa, gratificante». Bastano tre aggettivi alla promettente Camilla Gatti per descrivere la “marcia”, disciplina sportiva che sta interpretando magnificamente e che la candida ad essere un interessante prospetto del giro azzurro, di cui fa già parte a livello junior (nella primavera scorsa con l’Italia ha partecipato alla Coppa Europa in Lituania e al meeting internazionale di Podebrady in Repubblica Ceca).

Classe 2001 tesserata con l’Atletica Fabriano, la giovane Camilla è di Cerreto d’Esi e domenica 26 gennaio a Grosseto si è laureata vice campionessa d’Italia Juniores nella 20 chilometri di marcia su strada

Camilla Gatti (a sinistra) argento a Grossetto

Un eccellente risultato che inaugura alla grande il suo 2020, dopo le soddisfazioni ottenute nel 2019 sia a livello individuale (argento italiano nella 10 km su strada e nei 5000 su pista, oro in una prova di CdS a Roma) sia societario (in coppia con Sofia Baffetti ha regalato all’Atletica Fabriano uno storico titolo italiano nel Campionato di Società juniores di marcia). È l’occasione per conoscerla un po’ meglio.

Camilla, come è nata la tua passione per la marcia?
«Ho iniziato quando facevo la terza media in una gara studentesca, su indicazione dell’insegnante di educazione fisica (ora Camilla frequenta l’ultimo anno del Liceo Scientifico a Fabriano, nda). Con il tempo ho preso ad allenarmi di più ed è diventato il mio sport».

Una disciplina non facile, la marcia: in tre aggettivi come la definiresti?
«Emozionante, faticosa… gratificante».

Domenica a Grosseto hai ottenuto questo bell’argento italiano nella 20 km junior su strada, puoi raccontarci la gara?
«Ero reduce dall’influenza, per cui avevo un po’ paura. Così abbiamo impostato la gara decidendo di mettermi nel gruppo davanti ma non proprio in testa, e di aumentare pian piano vedendo come stavo. Il fisico ha risposto bene, sono riuscita a rispettare il piano gara e a chiudere al secondo posto (1h 40’ 35” il suo tempo)».

Si è trattato della tua prima volta nella 20 chilometri, com’è stato confrontarsi su questa distanza, doppia a quella a cui eri abituata fino all’anno scorso?
«Sicuramente è più impegnativa e soprattutto richiede un notevole allenamento alle spalle, considerando che è inverno la preparazione è stata un po’ più difficile».

Chi sono i tuoi compagni di allenamento?
«Principalmente Sofia Baffetti (anch’essa dell’Atletica Fabriano, ottava con 1h 58’ 52 a Grosseto, nda), a volte anche Giacomo Brandi, sempre prodigo di consigli».

Sofia Baffetti e Camilla Gatti, marciatrici dell’Atletica Fabriano

E i tuoi allenatori?
«A Fabriano c’è Fabio Faggeti dell’Atletica Fabriano, una volta ogni due settimane circa vado a Senigallia da Carlo Mattioli (ex olimpionico, nda). Grazie a loro, e alle esperienze nei raduni azzurri, negli ultimi tempi ho compiuto miglioramenti nel gesto tecnico».

A proposito di “azzurro”, quali sono a livello italiano le altre marciatrici junior più promettenti?
«Penso le altre ragazze che ho ritrovato in Nazionale, cioè Sarà Buglisi di Merano e Simona Bertini di Bologna».

I tuoi prossimi appuntamenti agonistici?
«Il Campionato Italiano Juniores Indoor l’8 febbraio ad Ancona sulla distanza dei tremila metri, poi a metà marzo la seconda prova del Campionato di Società (dove l’Atletica Fabriano è già in testa anche in questo 2020, nda) a Grottaglie in provincia di Taranto, 10 chilometri su strada».

Per concludere, quali sono i tuoi sogni nel cassetto?
«Mi piace andare per gradi: nell’immediato migliorare e vestire ancora la maglia azzurra anche quest’anno, nel lungo periodo… non nascondo che mi piacerebbe fare della marcia una professione».

Camilla Gatti in maglia azzurra

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