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Anconitana, Marconi: «Noi siamo pronti ad ogni evenienza per il futuro»

Il presidente dorico ha parlato del futuro dei biancorossi e delle possibilità di ripescaggio. Non è mancato anche un riferimento alle novità che si adotteranno in campionato

Stefano e Andrea Marconi
Stefano e Andrea Marconi, Copresidenti dell'Anconitana

ANCONA- La crisi economica che colpirà il calcio dilettantistico, e non solo, produrrà un forte ridimensionamento nei vari campionati. L’Anconitana del presidente Stefano Marconi, indipendentemente dalla categoria, non avrà questi problemi. A confermarlo ancora è stato lo stesso patron dorico intervenuto sulle frequenze di Radiotua e Rmm606: «L’Anconitana ci sarà, mi sento di poterlo garantire ai nostri tifosi. Che categoria faremo? Quella che ci verrà assegnata, consapevoli che il mondo dilettantistico subirà un grande cambiamento. Per noi potrebbe aprirsi qualsiasi tipo di scenario ma per ora non si può far altro che restare alla finestra e capire cosa succederà. Ascolteremo ogni tipo di proposta, ci spingeremo fin dove possiamo farlo».

Naturalmente le attenzioni sono già rivolte alla prossima stagione visto che per la conclusione, anticipata e definitiva, di quella attuale manca solo l’ufficialità: «Questa stagione è da archiviare – prosegue Marconi – Non ci sono nè i presupposti sanitari nè i tempi per una ripresa. Non si può pensare di ricominciare disputando sette partite dopo uno stop lunghissimo. I calciatori farebbero grande fatica a ritrovare la forma fisica. La serie A, invece, sono convinto che ricomincerà. Ci sono ragioni economiche differenti rispetto ai nostri campionati dilettantistici».

Nonostante l’incertezza, attraverso i suoi dirigenti, l’Anconitana sta cercando (nei limiti del possibile) di pianificare anche il futuro. Uno dei nodi centrali è quello dei giovani, elemento determinante anche a livello nazionale per la ripartenza del nostro calcio. Questo il pensiero di Marconi sull’argomento: «Parlando con il nostro segretario Montecchiari abbiamo iniziato a confrontarci sulle possibili novità che saranno adottate in futuro, tra cui l’impiego dei giovani. Siamo attivi, anche se fare scouting adesso è ovviamente difficilissimo. Il calcio va cambiato, ci sono calciatori dilettanti che guadagnano tantissimo. Pretendono di avere diritti da professionisti e doveri da dilettanti».

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