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Anconitana, Marconi: «Non credo alla ripresa. Ripescaggio? Vediamo che succede»

Il numero uno biancorosso ha ribadito di non credere alla ripresa dei campionati parlando dei scenari futuri che si verranno a creare

Porto d'Ascoli - Anconitana
Un momento di esultanza dell'Anconitana nella scorsa stagione

ANCONA- Il presidente dell’Anconitana Stefano Marconi non ha dubbi. Per la stagione attuale si va verso la chiusura definitiva anticipata. Lo ha ribadito lunedì sera, 6 aprile, nel consueto intervento a “Punto biancorosso” sulle frequenze di Radiotua e RMM606: «Non vedo possibile una ripresa dei campionati dilettantistici. È giusto terminare, è giusto fermarci. Mettiamoci il cuore in pace e pensiamo a riorganizzare la prossima stagione ripartendo da basi più solide. La speranza è che questa situazione possa allontanare gli avventurieri dal calcio quelli che pensano solo a lucrare. La serie A può riprendere? Lì ci sono altri interessi in campo è un contesto diverso».

Marconi ha poi parlato di come tutte le componenti dovranno recitare la propria parte, in relazione allo scenario che verrà a crearsi con la conseguente crisi economica: «Le richieste dovranno abbassarsi, tutti devono fare la propria parte. La speranza è quella di tornare ad un calcio più pulito, dove si giochi per passione e non per soldi. I dilettanti facciano i dilettanti e i professionisti altrettanto. Se giri con una fila di procuratori alle spalle non sei un dilettante. In Eccellenza, ad esempio, girano cifre importanti, più di quello che si possa pensare».

La chiusura del patron dorico è sul tema, sempre caldo, dei ripescaggi: «Bisognerà capire come verranno rimescolate le carte. Io penso che ci sarà da rimpiazzare più che ripescare perchè molte squadre non si iscriveranno. Come detto spero venga dato peso alla solidità economica, nel calcio solo le idee non bastano. Ci vogliono i soldi. Possibilità di ripescaggio addirittura in LegaPro? Se qualcuno dovesse proporcelo ci metteremo seduti, ascolteremo e valuteremo».

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