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Ancona Matelica, il portiere Avella: «Credevo di vincere»

La squadra riprenderà a lavorare domani, mercoledì 2 marzo, dopo i due giorni di riposo concessi dal tecnico Colavitto. Da valutare le condizioni di D'Eramo

Il portiere dell’Ancona Matelica in uscita

ANCONA – Ha rischiato di uscire dal campo dopo pochi minuti dall’inizio della partita per uno scontro di gioco. Il portiere dell’Ancona Matelica Michele Avella, invece, dopo lo spavento ha ripreso il suo posto senza affanni. Disputando una partita di livello che alla fine, contro la Reggiana, ha significato tanto. Il punto preso accontenta di più i dorici, meno gli emiliani che alla luce della vittoria del Modena nel posticipo di ieri sera, lunedì 28 febbraio, scivolano in classifica a -5 dalla vetta.

«Partendo dall’inizio, fortunatamente, si è trattato solo di un grande spavento – ha detto l’estremo difensore -. Sono stato medicato e ho avuto modo di proseguire la gara. Sulla partita posso dire di aver sperato ad un certo punto di vincere. Quando una squadra resta in dieci contro una corazzata come la Reggiana le cose diventano difficilissime ma, nonostante questo, ritengo che stavamo tenendo bene il campo. Peccato aver preso il pareggio in modo un po’ particolare ma analizzando, a mente fredda, l’1-1 dobbiamo prenderlo come un grande risultato contro una delle formazioni più forti del campionato».

Era valido il gol della Reggiana?
«Ci sono due attaccanti, Arrighini e Scappini, che attaccano il primo palo e io non potevo rischiare di lasciare il palo scoperto. Alla fine nessuno dei due ha toccato la palla e purtroppo sono stato preso in controtempo. Non so se, in questi casi, può essere chiamato un fuorigioco qualora uno dei due avesse toccato la palla. In ogni caso non possiamo appellarci a degli episodi difficilissimi da vedere e analizzare. Come sempre andremo a visionare la gara per capire dove migliorare ma da parte nostra non c’è alcuna recriminazione».

Ha fatto bene secondo lei mister Colavitto ha lasciare le due punte nonostante l’uomo in meno?
«Lasciare le due punte, tra cui Moretti che è uno che sa attaccare benissimo la profondità, ritengo vada letto come un segnale importante. Dobbiamo essere consapevoli delle nostre armi, capire che possiamo far male e preoccupare ciascun avversario. Abbiamo avuto anche una bella ripartenza che, con un po’ di fortuna in più, avremmo potuto capitalizzare e andare sul 2-0. L’Ancona non rinuncia alla sua mentalità, bravo il mister ad averci trasmesso questa cosa».

Il punto, ma soprattutto la prestazione, aumenta l’autostima?
«La squadra ha fatto una bella prestazione ma anche, in altri casi, quando abbiamo perso l’atteggiamento è stato buono. Siamo in grado di giocarcela se facciamo le cose con attenzione e concentrazione. La voglia da parte di tutti è quella di migliorare e migliorarsi perché ci sono ancora tante tappe da percorrere in questa stagione».

La squadra riprenderà a lavorare domani, mercoledì 2 marzo, dopo i due giorni di riposo concessi dal tecnico Colavitto. Da valutare le condizioni di D’Eramo.

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