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Ancona Matelica, D’Eramo: «Con la Vis sarà dura»

Il centrocampista D'Eramo, dopo aver riposato a Teramo, con la squalifica di Iannoni ritroverà una maglia da titolare

Il dorico D'Eramo e il canarino Graziano in lotta in Ancona Matelica- Fermana

Pochi dubbi sul suo impiego nel centrocampo dell’Ancona Matelica. Micheal D’Eramo, dopo la panchina di Teramo, è pronto a riprendersi una maglia da titolare e lo farà contro la Vis Pesaro, club con cui lo scorso anno si è messo in evidenza timbrando 25 presenze e due reti.

D’Eramo, che sfida immagina?
«Mi aspetto una partita particolare. A livello individuale ho ottimi ricordi legati all’avventura pesarese, mi sento ancora con tanti compagni e sono nate delle belle amicizie che coltiviamo giorno dopo giorno. In ogni caso sono un calciatore dell’Ancona Matelica e farò il massimo per contribuire ad un risultato importante domenica. Non sarà facile, la sfida nasconde tante insidie e poi è un derby. In campo la testa è solo sui tre punti, con la Vis Pesaro così come qualsiasi altro avversario».

Come si trova ad Ancona?
«Sto benissimo, speravo di avere questa continuità in mezzo al campo che prima mi era venuta un po’ a mancare. Sarebbe bello proseguire su questa strada e magari trovare qualche gol».

Merito anche di mister Colavitto, insomma…
«Nei nostri ventotto punti ci sono grandi meriti dell’allenatore. Ci sta trasmettendo mentalità e cattiveria agonistica che sono fondamentali in queste categorie. Lo spirito di prevalere sempre qualunque siano le circostanze e qualunque sia l’avversario sono prerogative che stiamo consolidando nel tempo. Partita dopo partita dovremo essere sempre più bravi a farle emergere così che potremo toglierci delle altre belle soddisfazioni».

Ancona e Vis, le rivelazioni del torneo?
«Sappiamo bene che sarà una partita dura e per questo ci stiamo preparando con grande attenzione. Loro hanno uomini che sanno come metterci in difficoltà ma noi ci teniamo a proseguire la striscia di vittorie e faremo di tutto per riuscirci. Domenica sarà fondamentale non sbagliare l’approccio, se scendiamo in campo con la giusta fame allora potremo fare bene e gioire con il nostro pubblico».

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