Senigallia

Coronavirus, Senigallia: il vescovo vicino ai sanitari. Bambini pronti a colorare la città con l’arcobaleno

Monsignor Manenti ha voluto esprimere gratitudine e affetto a medici e infermieri impegnati nell'emergenza in corso. Intanto è partita un'iniziativa per lanciare un po' di positività

L'arcobaleno in un'abitazione

SENIGALLIA – Il vescovo della diocesi di Senigallia Franco Manenti ha voluto esprimere la sua vicinanza ai sanitari e ringraziarli per il loro grande impegno nella lotta al Coronavirus: «Con queste poche parole vorrei comunicarvi tutta la gratitudine, mia personale e della Chiesa diocesana, per quanto state facendo in questi giorni di emergenza, un impegno che va ben oltre gli obblighi di un contratto di lavoro e che mette a dura prova la vostra persona. Chiedo al Signore di sostenere la vostra fatica con la sua benedizione e di conservare al vostro cuore fiducia e serenità».

Anche a Senigallia sono spuntati sui terrazzi i primi striscioni per sostenere l’iniziativa #andràtuttobene. «Vogliamo lanciare un’onda di positività; – dicono gli ideatori – inoltre i bambini si divertiranno molto a dipingere». Ieri è partito l’appello su alcune pagine Facebook e in poche ore anche molti balconi della Spiaggia di velluto si sono riempiti di arcobaleni. Su ogni lenzuolo, decorato di mani e cuori, ci sono i nomi dei bambini che lo hanno realizzato. Un modo per esorcizzare la paura e l’attesa, per ingannare il tempo del #iorestoacasa e per dare un messaggio di speranza. «Sul nostro balcone – dicono le mamme che hanno aderito all’iniziativa – c’è un arcobaleno di speranza. L’auspicio per l’Italia che #andràtuttobene. Abbiamo bisogno di pensieri positivi».

Iniziative che arrivano da ogni parte: palestre e personal trainer invitano a proseguire l’allenamento in casa con l’hashtag #nonfermiamoci. A lanciare una sfida ironica è stato anche il vice presidente dell’Avis Senigallia Carlo Schiaroli che, dopo aver postato un video in cui palleggia per circa trenta secondi, ha invitato altri a fare lo stesso e sopratutto a recarsi al centro trasfusionale per donare il sangue.

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