Senigallia

Vasche di espansione ed escavo del fiume: ruspe ancora ferme a Senigallia

Non sono ancora partiti i lavori per la messa in sicurezza del Misa, Mangialardi chiede alla Regione di accelerare. Ma anche altri interventi sono rimasti sulla carta

Il fiume Misa in centro storico a Senigallia

SENIGALLIA – Ancora nulla da fare per le vasche di espansione. L’opera, che servirà per permettere al fiume di esondare in modo controllato su alcuni terreni tra Brugnetto e Bettolelle per far sfogare la pressione idraulica in caso di piena del Misa, non è stata ancora realizzata e del cantiere nemmeno l’ombra.

Sarà quella la prima delle vasche da realizzare per mettere in sicurezza il fiume Misa e soprattutto far stare un po’ più tranquilli i cittadini senigalliesi: a ogni pioggia un po’ abbondante infatti, tutti iniziano a preoccuparsi.

L’impresa avrebbe dovuto realizzare la prima delle vasche di espansione nel 2019 dopo anni di discussioni, dibattiti, ritardi e polemiche: le risorse erano state già stanziate dalla Regione Marche, circa 4 milioni di euro.

A tal proposito il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi ha detto di sollecitare la Regione, ente competente, a cui chiede di accelerare con le verifiche post affido dell’appalto e anche con l’escavo del fiume perchè sono diversi gli isolotti che si son formati lungo il letto del Misa, molti dei quali con materiali ormai sedimentati.

Non solo vasche: tra le opere previste ci sono anche il rafforzamento degli argini (ad oggi sono stati fatti alcuni km in tratti precisi) per lo più in sponda destra del fiume, l’escavo della foce (tra il ponte della ferrovia e l’immissione in mare), gli scolmatori per la darsena di piazzale Bixio e il rifacimento del ponte senza pile in alveo. Opere rimaste ancora tutte sulla carta anche perché bisogna prima assicurarsi i vari milioni di euro, quasi 18, di cui si parla da tempo.

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