Senigallia

Vaccini AstraZeneca, rinunce anche a Senigallia. L’Aifa sospende la somministrazione

L'ex presidente di commissione Volpini rassicura: «È un vaccino diverso da Pfizer o Moderna ma efficace e sicuro. L'associazione con i decessi deve essere ancora dimostrata»

Fabrizio Volpini
Fabrizio Volpini

SENIGALLIA – Ancora rinunce al vaccino AstraZeneca da parte di quanti in questi giorni hanno la possibilità di tutelarsi contro il covid-19. Le notizie sul collegamento temporale tra la somministrazione e i decessi che si sono verificati in Sicilia e in Piemonte, senza quindi un nesso di causa-effetto, hanno spaventato molte persone. Anche al centro di inoculazione di Senigallia, alla palestra dell’istituto Padovano-Corinaldesi, si è verificata tale situazione.

Inizialmente era previsto che venisse somministrato il siero Moderna o Pfizer, come riportato nel modulo della prenotazione: la sorpresa di poter ricevere solo il vaccino AstraZeneca ha però spinto alcune persone a rinunciare alla vaccinazione nonostante le attese anche di un paio d’ore.

«Il vaccino AstraZeneca è un’arma molto importante per la lotta alla pandemia da Sars-Cov2 – ha spiegato l’ex presidente della commissione regionale sanità e medico di medicina generale Fabrizio Volpini -, è un vaccino diverso da Pfizer o Moderna ma efficace e sicuro. Ci sono stati, con una frequenza maggiore rispetto agli altri, degli effetti collaterali non gravi, come dolori articolari o febbre ma l’associazione con i decessi che si sono verificati dopo l’inoculazione o la possibilità di disturbi nella coagulazione deve essere ancora dimostrata. Il blocco della vaccinazione che si è registrato o il ritiro di alcuni lotti non deve spaventare».

Nel frattempo l’Aifa ha sospeso in via precauzionale e temporanea l’utilizzo del vaccino AstraZeneca su tutto il territorio nazionale. Nelle ultime giornate aveva indicato una maggior prudenza nei confronti dei soggetti con particolare vulnerabilità, immunodepresse o con importanti patologie cardiache o respiratorie: «In questi casi sarebbe indicato preferire i vaccini a Rna ma la preoccupazione nasce solo dalla confusione mediatica, anzi i dati in nostro possesso, tra cui anche quelli dalla vaccinazione di massa in Inghilterra, ci dicono che si può usare con tranquillità – continua Volpini. Dato l’accordo tra i sindacati dei medici di medicina generale e la Regione Marche, abbiamo chiesto che per vaccinare a domicilio gli ultra80enni non deambulanti vengano forniti gli altri vaccini, ma ciò non significa che quello AstraZeneca sia di serie B».

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