Senigallia

Senigallia, ubriachi e vandali in spiaggia: dai bagnini un esposto al prefetto

Movida sregolata, giovanissimi alterati accedono all'arenile nonostante le ordinanze. Gli operatori balneari: «Siamo esasperati, servono più controlli e qualche multa»

La spiaggia di velluto di Senigallia
La spiaggia di velluto di Senigallia

SENIGALLIA – Un esposto al prefetto per porre fine agli accessi non consentiti di notte sulla spiaggia e, soprattutto, ai danneggiamenti negli stabilimenti balneari. È quanto si accingono a presentare alcuni imprenditori e operatori del lungomare Alighieri di Senigallia, nel tratto che va dalla Rotonda all’hotel Regina, dopo l’ennesimo weekend di movida giovanile sregolata e poco controllata.

Nonostante il meteo, le leggi che vietano la somministrazione di alcolici ai minori e alle persone in evidente stato di ebbrezza e le ordinanze comunali che regolano l’accesso in spiaggia nelle ore notturne, anche l’ultimo weekend è stato contraddistinto dall’abuso di alcol e danneggiamenti limitati a numero per fortuna ridotto di attrezzature. Non si parla di interi stabilimenti devastati ma di piccoli fenomeni purtroppo sempre più frequenti, anche durante la settimana. Non più singoli episodi ormai, ma ripetuti e continuativi, che hanno costretto titolari e gestori degli stabilimenti balneari a intraprendere più di un’iniziativa per arginarli.

«Accadono soprattutto nel fine settimana – spiega Daniele Corinaldesi, imprenditore dei Bagni Nella n.57 e presidente provinciale di Fiba Confesercenti – ma non mancano episodi anche in mezzo alla settimana». Ombrelloni danneggiati, attrezzature lanciate, bruciature di sigarette sui lettini, vetri e bottiglie sparsi ovunque, vomito e bisogni fisiologici espletati qua e là: questi i resti del passaggio dei vandali.

«Si tratta per lo più di mandrie di ragazzini dai 14/15 anni fino ai 19/20, mezzi ubriachi e incuranti delle normative. Hanno spesso con loro bottiglie e bicchieri in vetro e accedono in spiaggia a gruppi, anche di trenta persone. Purtroppo noi bagnini, molti dei quali con attivo un servizio di vigilanza notturna privata, ci ritroviamo nell’impossibilità di controllarli tutti e questo nonostante le pattuglie delle forze dell’ordine». 

La lamentela dei bagnini di Senigallia parte dal fatto che spesso, pur senza generalizzare troppo, molti giovanissimi che si divertono così – se è possibile chiamarlo divertimento – arrivano in spiaggia incuranti delle regole e già ubriachi: «qualcuno si porta gli alcolici da casa, altri hanno invece bottiglie di birra o bicchieri in vetro che qualcuno evidentemente somministra. Non riusciamo più a far fronte a tutto ciò». 

Da qui l’idea – dato che finora le proteste hanno suscitato pochi effetti – di presentare un esposto al prefetto di Ancona perché vengano rafforzati i controlli. «La situazione è esasperante, così come nella piazzetta sotto il residence Milano, lungomare Alighieri, dove gruppi di giovani vengono visti urlare e giocare addirittura a calcio fino a tarda notte. Senza che nessuno finora abbia mosso un dito per fermarli e/o cacciarli. Basterebbe fare qualche multa e sicuramente la situazione si calmerebbe» è convinto Corinaldesi che torna a chiedere per la spiaggia l’utilizzo dei cancelli dopo la mezzanotte, almeno nei tratti più centrali della movida senigalliese. «Si, è vero, qualcuno potrebbe scavalcarli, ma il grosso si fermerebbe. E comunque nessuno potrà dire di non sapere del divieto di accesso in spiaggia. Questo rimedio, unito a qualche multa…». 

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