Senigallia

Turismo: critiche del sindaco Olivetti all’Unione dei comuni, Vola Senigallia replica

Gabriele Landi e Stefania Pagani accusano la giunta di scarsa attenzione all'ente nonostante le potenzialità turistiche. «Ma lo sviluppo del territorio passa da lì»

La giunta di Senigallia, al centro il sindaco Olivetti, durante il consiglio comunale
La giunta di Senigallia, al centro il sindaco Olivetti, durante il consiglio comunale

SENIGALLIA – Un commento sui risultati ottenuti, sotto il profilo dell’afflusso turistico, dall’Unione dei Comuni “Le Terre della Marca Senone” – che svolge la funzione della promozione turistica per i Comuni di Senigallia, Arcevia, Barbara, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Ostra, Ostra Vetere, Serra De Conti e Trecastelli – arriva da Gabriele Landi e Stefania Pagani, esponenti di Vola Senigallia, i quali rispondono alle dichiarazioni del sindaco Olivetti sui dati dell’anno 2023.

«Siamo rimasti a dir poco allibiti, perché di fronte a numeri assolutamente positivi e incoraggianti per il futuro (quasi un milione di presenze circa il 3% in più rispetto all’anno precedente) il primo cittadino di Senigallia, comune capofila dell’Unione, non ha saputo far altro che lamentarsi della festa delle pappardelle di Casine di Ostra (suo comune di origine, in cui tra l’altro non sembra aver brillato a livello di proposte turistiche durante il suo mandato amministrativo) o della festa dell’uva di Arcevia. Veramente ci è sembrata un’uscita ai limiti del surreale, visto che viene dal Sindaco di una giunta comunale che in quasi tre anni di governo non ha dato prova di una programmazione turistica degna di questo nome». Secondo Landi e Pagani, infatti, nei primi due anni di mandato il calendario delle attività estive è uscito sempre a ridosso dell’inizio della stagione turistica, «puntando su singoli eventi scollegati tra di loro con una promozione dell’ultimo minuto». L’accusa è in fondo quella di operare senza strategia e senza una identità turistica ben definita da proporre.

«Ci sembra poi bizzarra anche la lamentela del Sindaco sulla mancanza di un’adeguata promozione del territorio che desse visibilità nazionale e internazionale arricchendo le iniziative: tra le prime mosse dell’attuale amministrazione una era stata quella di lasciar scappare il Caterraduno. Evento radiofonico tra i più noti e frequentati, ora a Pesaro (attuale capitale Europea della cultura) fulcro di diverse iniziative culturali che iniziavano dall’inverno per culminare nei giorni dell’evento a Senigallia. Non ci si venga a paragonare gli attuali eventi radiofonici che, a parte qualche concerto, non presentano certo quella pluralità di proposte culturali ed etiche che il Sindaco chiede all’Unione, e che caratterizzano la proposta di Caterpillar e del Caterraduno». Occasioni perse e altre non colte: «Non capiamo perché il comune di Senigallia non abbia approfittato della vicina capitale della cultura, Pesaro appunto, come ha fatto Corinaldo che insieme ad altri comuni marchigiani è diventato uno dei comuni satelliti dell’importante evento internazionale».

Se il bilancio dell’Unione è per Landi e Pagani positivo, anche alla luce del fatto che il brand “Val Mivola” è nato da poco più di due anni e le risorse si aggirano a meno di 50mila euro l’anno, quello che manca è l’attenzione di Olivetti e della sua Giunta nei confronti dell’Unione dei Comuni. «Durante la campagna elettorale alcune forze politiche avevano addirittura parlato di superare l’Unione dei Comuni. Ci sorge il dubbio che l’interesse era solo quello di raggiungere l’obiettivo di azzerare il modello dirigenziale del Comune di Senigallia. Eppure l’Unione è proprio quel contenitore in cui avanzare proposte di sviluppo del territorio ma anche quello strumento per valorizzarlo anche tramite partnership con enti e parchi dell’entroterra (per es. la Gola della Rossa e Frasassi per intercettare chi si reca a visitare le grotte); con la Diocesi (per ideare percorsi di turismo religioso tra i vari comuni); o con associazioni nazionali di vario tipo (per es. Associazioni di disabili per iniziare a lavorare e poi promuovere percorsi accessibili a tutti) per attirare nuovi segmenti turistici».

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