Senigallia

Trecastelli, deserta la gara per la mensa scolastica: l’opposizione chiede le dimissioni, l’amministrazione replica

Genitori e imprese, contrari al progetto di un unico centro di cottura dei pasti per le scuole, indicano come fallito il percorso dell'amministrazione comunale, che replica: Affermazioni scriteriate

La protesta del comitato "No mensa unica" di Trecastelli
La protesta del comitato "No mensa unica" di Trecastelli

TRECASTELLI – Botta e risposta tra l’opposizione consiliare e il sindaco Fausto Conigli sulla mensa scolastica. La gara d’appalto relativa alla riorganizzazione del servizio è andata deserta, come risulta dal verbale di gara del 14 novembre 2017, pubblicato dalla Provincia di Ancona nella veste di Stazione Unica Appaltante; ma a rischio non c’è solo il progetto dell’amministrazione, ma anche la sua credibilità dato che sulla chiusura delle mense interne alle scuole e sull’organizzazione di un centro unico di cottura aveva investito diverso tempo e denaro, mettendoci la “faccia”.

«Un fallimento clamoroso – accusano Nicola Peverelli e Giuseppina Fattori, consiglieri comunali rispettivamente di “Trecastelli ai cittadini” e “Solidarietà Partecipazione” – riguardante un progetto deleterio, non solo per i piccoli utenti della mensa scolastica unica, ma anche per le imprese del settore che hanno bocciato la proposta dell’amministrazione».

I genitori del comitato "No mensa unica" di Trecastelli
I genitori del comitato “No mensa unica” di Trecastelli

Progetto contrastato ampiamente anche da molti genitori, contrari allo smantellamento delle cucine interne alle scuole dell’infanzia cittadine anche perché il servizio di mensa scolastica, una volta esternalizzato, avrebbe consentito di servire o coinvolgere altre realtà amministrative anche se il costo sarebbe stato a totale carico dei trecastellani.

«Ora è giunto il momento di abbandonare tutta la forzata architettura della mensa scolastica unica, per ristabilire l’eccellenza delle cucine interne, scongiurando ogni forma di speculazione che, sovente, risiede dietro l’angolo di una gara d’appalto andata deserta», concludono i due dall’opposizione chiedendo “le irrevocabili dimissioni” del sindaco Conigli e del vicesindaco con delega ai servizi scolastici Francesca Gregorini.

Fausto Conigli
Fausto Conigli

Dal primo cittadino Fausto Conigli arriva pronta la replica: «Rispondo alle scriteriate dichiarazioni dell’opposizione sulla refezione scolastica di Trecastelli. Il compito che ci siamo dati è quello di organizzare i servizi in modo efficace e moderno. Il sistema di mensa scolastica vigente è stato analizzato dal punto di vista organizzativo ed economico e abbiamo verificato che presenta evidenti criticità gestionali e finanziarie: oltre a rispondere alle sempre più stringenti normative di settore, dobbiamo riportare il costo-pasto in media con i dati regionali e nazionali.
L’opposizione, invece di contribuire con idee e proposte costruttive, propone come unica azione l’immobilismo e sul piano politico si limita ormai da tempo ad esprimere giudizi imprecisi e inappropriati.

La procedura di gara è stata costruita nel rispetto della normativa vigente con attenzione e scrupolosità. Ma questa è una procedura innovativa, articolata e complessa che mette insieme l’affidamento della gestione di un servizio (l’approvvigionamento delle derrate alimentari, la preparazione e consegna dei pasti) con opere di investimento sul patrimonio comunale inutilizzato per la realizzazione del centro cottura. Mi meraviglia quindi la strumentalizzazione del bando di gara: il processo di riorganizzazione che abbiamo pianificato, vuole scelte lungimiranti finalizzate esclusivamente all’interesse pubblico, al fine di garantire ai propri cittadini interventi efficaci, efficienti, sostenibili e di alta qualità, senza la presunzione di ottenere nell’immediato il risultato prefissato ma consapevoli della lungimiranza del percorso intrapreso con la mensa scolastica».

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