Senigallia

Trecastelli, allevamento di cani sequestrato: intervento alla Camera della deputata Terzoni

La parlamentare M5S chiede al ministro Speranza lo stanziamento di fondi adeguati a provvedere alle necessità degli animali e che sia verificato il comportamento della Regione

Sequestro all'allevamento di Trecastelli degli 859 cani presenti
Sequestro all'allevamento di Trecastelli degli 859 cani presenti

TRECASTELLI – La questione dell’allevamento sequestrato a Trecastelli a gennaio e delle lungaggini burocratiche che stanno mettendo a rischio i 1000 cagnolini di piccola taglia ospitati nella struttura, è al centro di una interrogazione parlamentare della deputata Patrizia Terzoni (Movimento 5 Stelle). La deputata è intervenuta ieri alla Camera denunciando che dopo 4 mesi la situazione è ancora «devastante, incresciosa. Vergognosi i ritardi della Asur, si rischia una ulteriore diffusione della malattia», facendo riferimento alla zoonosi della Brucella canis di cui i cagnolini di Trecastelli sono portatori.
«La situazione nel canile di Trecastelli, sottoposto a sequestro penale lo scorso gennaio (a due anni dalle prime avvisaglie di problemi sanitari) dopo quattro mesi dal sequestro è ancora devastante – dice la deputata – con i cani tenuti in maniera vergognosa in trasportini e addirittura vetrinette, con animali in condizioni sanitarie pietose e i congelatori pieni di carcasse infette secondo quanto mi è stato riferito. Tra l’altro pare che per un periodo sia stata anche staccata la corrente, poi riallacciata solo grazie all’intervento del sindaco. Non oso immaginare cosa siano diventati quei congelatori che contengono quelli che oggi sono rifiuti speciali pericolosi. I veterinari dell’Asur sono in gravissimo ritardo nella gestione sanitaria di un problema che rischia di aggravarsi ogni ora che passa, visto che gran parte degli oltre 1.000 cani sono positivi a una malattia, la Brucella canis, che tra l’altro è trasmissibile all’uomo. Per questo ieri ho depositato una seconda interrogazione e sono anche intervenuta in aula per sollecitare interventi drastici da parte del ministro Speranza».

La deputata Patrizia Terzoni nella sua interrogazione stigmatizza «l’inaccettabile comportamento dell’Asur che non solo ha lasciato che in questi anni il problema si ingigantisse, ma che anche dopo il sequestro sta dimostrando un’inerzia vergognosa nella gestione di un problema che rischia di esplodere, visto il numero di animali coinvolti e la facilità con cui la malattia si trasmette tra i cani – spiega – non si può certo pensare di lasciare la gestione di un problema di questo livello al sindaco di un piccolo Comune che pure sta facendo di tutto, ben oltre le sue possibilità. Ho quindi chiesto al ministro di stanziare una cifra adeguata per affrontare il problema nel medio e lungo periodo visto che i 200.000 euro assegnati dalla Regione Marche basteranno a malapena per arrivare a giugno quando i cani positivi – che sono centinaia – dovranno essere gestiti a vita. Poi ritengo opportuno fare un monitoraggio speditivo della fauna selvatica nel territorio circostante il canile, visto come è stato gestito e considerato che la patologia può essere trasmessa ai canidi selvatici».

La Terzoni conclude: «Infine ho chiesto che il Ministero verifichi il comportamento della Regione, visto che stiamo parlando dell’unico focolaio europeo di questa malattia e provveda a istradare gli animali positivi verso attività di ricerca su questa zoonosi che consentirebbero di seguire gli animali per anni dando utili informazioni alla comunità scientifica. Serve una strategia di medio-lungo periodo che però nessuno sta elaborando e mettendo in campo».

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