Senigallia

Tre casi covid in due giorni a Serra de’ Conti e i positivi salgono a 25

Con i tre anziani ricoverati a Fermo e Pesaro in appena due giorni, cresce ancora il numero dei contagi nel piccolo paese di appena 3700 abitanti. E la sindaca Perticaroli invita tutti al rispetto delle regole

Serra de' Conti, panoramica da via San Paterniano. Fonte: Comune di Serra de' Conti
Serra de' Conti, panoramica da via San Paterniano. Fonte: Comune di Serra de' Conti

SERRA DE’ CONTI – Il paese torna nella morsa del covid. Con gli ultimi tre casi di anziani ricoverati per crisi respiratorie legate al coronavirus, Serra de’ Conti conquista la poco ambita maglia nera della vallata Misa e Nevola come comune con il più alto numero di casi in rapporto alla popolazione: 52 persone in isolamento, di cui 25 positivi, su 3715 residenti. È la situazione più grave finora registrata in questa nuova fase della pandemia.

I tre anziani sono stati portati in due giorni diversi all’ospedale di Senigallia per le difficoltà a respirare riscontrate negli ultimi giorni. Dato che poteva trattarsi di covid, sono stati accolti in un locale adibito specificatamente per trattare persone con sintomatologia sospetta: poi, grazie agli esami, è arrivata la certezza del contagio. I tre sono stati trasferiti quindi nelle strutture sanitarie allestite per i casi di positività al covid di Fermo e Pesaro.

Attualmente si sta valutando cosa possa aver scatenato il contagio tra gli anziani ultra 70enni che sembra fossero soliti vedersi per giocare a bocce insieme. Solo una persona non è vaccinata, e sembra essere il caso più grave dei tre, mentre le altre due hanno già completato il ciclo di somministrazioni. 

Tre casi in due giorni che hanno destato l’allarme, tanto da far intervenire la sindaca Letizia Perticaroli: «Care cittadine e cari cittadini, per evitare chiacchiericcio inutile, vi comunico i dati dei positivi al Covid-19 e delle persone in quarantena. I positivi sono 25 e le persone in quarantena 27. Faccio appello alla responsabilità individuale e al rispetto che occorre avere per la salute di tutti, affinché ognuno (vaccinato e non) indossi sempre e in maniera corretta la mascherina, eviti gli assembramenti e provveda a sanificare spesso le mani. Sono questi i piccoli gesti che impediscono al virus di propagarsi. Ciò che è richiesto ad ognuno di noi è veramente poco e non costa troppo sforzo».

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