Senigallia

Tre anni dopo la tragedia della Lanterna Azzurra torna “L’8 per il futuro”

A Fano tavola rotonda sul divertimento in sicurezza a cui presenzierà anche Mogol, poi i premi di laurea intitolati alle sei vittime di Corinaldo; a Senigallia docufilm e concerto. Bucci (Cogeu): «Non dimenticare e guardare avanti»

I giovani protagonisti del manifesto per il divertimento sicuro spiegato in occasione del secondo anniversario della tragedia alla Lanterna Azzurra
I giovani protagonisti del manifesto per il divertimento sicuro spiegato in occasione del secondo anniversario della tragedia alla Lanterna Azzurra

SENIGALLIA – Sono passati tre anni da quei tragici eventi della Lanterna Azzurra a Corinaldo, ma ancora il dolore è troppo grande per dimenticare ciò che è successo. La notte tra il 7 e l’8 dicembre del 2018 cinque adolescenti e una giovane mamma persero la vita nel club di via Madonna del piano. Erano in attesa dell’esibizione del trapper Sfera Ebbasta, per quella che doveva essere una serata di divertimento ma che, a causa della calca generata da uno spray urticante, si è trasformata in tragedia. E così, nonostante il passare del tempo, non si ferma l’impegno per commemorare le vittime e per evitare che possa ripetersi un evento simile: per questo tornano le iniziative di “L’8 per il futuro”.

Per quei drammatici attimi in cui sei giovani vite – le vite di Emma Fabini, Asia Nasoni, Benedetta Vitali, Mattia Orlandi, Daniele Pongetti ed Eleonora Girolimini – vennero spezzate per sempre, oltre alle tappe giudiziarie dei due filoni d’indagine sono stati organizzati dall’associazione COGEU, (comitato dei genitori unito) alcuni eventi presentati oggi, 6 dicembre, sotto lo slogan “Da un concerto si esce senza voce non senza vita”.

Due i momenti previsti per l’8 dicembre 2021, da ricordare non come giornata della strage di Corinaldo ma come Giornata regionale del divertimento in sicurezza: nella mattinata ci sarà una messa in cattedrale a Fano alle ore 9, concelebrata dai vescovi di Fano Armando Trasarti e di Senigallia Franco Manenti. Alle 10:30, nella chiesa di Santa Maria del Gonfalone, si terrà una tavola rotonda presieduta da Dino Latini, presidente del Consiglio regionale delle Marche, a cui porteranno il saluto il presidente di Siae Giulio Mogol, il prefetto di Pesaro e Urbino Tommaso Ricciardi, l’assessora del Comune di Fano Barbara Brunori e la presidente del Cogeu Luigina Bucci. Al convegno parteciperanno Maurizio Pasca, presidente dell’associazione di imprese di intrattenimento, ballo e spettacolo Silb; il direttore Siae Gaetano Blandini; il direttore Amat Gilberto Santini; Enrico Zanarelli dell’associazione COGEU giovani e Raffaele Di Staso, responsabile rapporti esterni di Scuola Zoo. Modera il giornalista Sky Gianluca Ales. Al centro dell’iniziativa il codice etico delle imprese dello spettacolo che ha dato vita al “manifesto del divertimento in sicurezza”. Spazio alle 12:15 ai premi di laurea intitolati alle sei giovani vittime, che verranno consegnati dal rettore dell’Università politecnica delle Marche Gianluca Gregori.
La seconda parte della giornata si svolgerà al teatro La Fenice di Senigallia: dalle ore 18 si terrà il concerto di Rkomi Fasma e Leon Faun, preceduto dal saluto del sindaco Massimo Olivetti, da un momento di ricordo e dalla proiezione del docufilm di Lorenzo Cicconi Massi “Mi Batte Forte il Cuore”.

Luigina Bucci, presidente dell'associazione Cogeu
Luigina Bucci, presidente dell’associazione Cogeu

«I giovani attorno a noi che fanno parte dell’associazione e i tanti interlocutori con cui dialoghiamo – spiega Luigina Bucci, presidente Cogeu – ci spingono ad andare avanti nel ricordare le sei persone che hanno perso la vita ma anche a riflettere sulla necessaria sicurezza nei momenti di divertimento. Il nostro lavoro è per non dimenticare ma anche per guardare al futuro».

A Corinaldo, evento al di fuori delle iniziative organizzate dal Cogeu, il Comune rinnova l’appuntamento di riflessione e preghiera: martedì 7 dicembre, in piazza Il Terreno, un faro sarà puntato verso il cielo dal tramonto fino all’alba per la commemorazione delle vittime e delle persone rimaste ferite: un simbolo luminoso e di speranza nel cuore della comunità.

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