Senigallia

Torna all’asta il complesso ex Sacelit-Italcementi di Senigallia

Nuovo tentativo sui due lotti nei pressi del porto: ora versano in uno stato di degrado ma il progetto iniziale prevedeva piazza, albergo, museo, appartamenti, negozi, parcheggi e verde pubblico a ridosso del lungomare Mameli

I ruderi degli stabilimenti Sacelit-Italcementi a Senigallia
I ruderi degli stabilimenti Sacelit-Italcementi a Senigallia

SENIGALLIA – Torna all’asta il complesso ex Sacelit-Italcementi di Senigallia. L’enorme area nei pressi del porto cittadino, che un tempo ospitava una delle più grandi realtà industriali della regione, ora versa in uno stato di abbandono e degrado dopo il fallimento de La Fortezza srl dell’imprenditore Lanari e il crack Banca Marche. Nel prossimo luglio un nuovo procedimento per la sua possibile vendita in due lotti frazionati.

L’asta aprirà il 24 luglio prossimo alle 12 e terminerà alle 12 del 30 luglio 2020. Il primo lotto riguarda invece la ex Sacelit, l’azienda che produceva lastre di cemento amianto. Estesa oltre 25 mila mq, è in vendita all’asta per cercare di sbloccare una situazione ferma da anni. Si estende dal sottopasso di via Mamiani fino a via Panzini, con un bel fronte mare sul litorale nord di Senigallia: vi erano state gettate, dopo la bonifica dall’amianto, le fondamenta per quel progetto del borgo delle Torri, la cui redazione era stata affidata all’architetto di fama internazionale Paolo Portoghesi.

Il progetto Portoghesi per l'area ex Sacelit di Senigallia: appartementi, negozi, parcheggi e verde sul lungomare Mameli
Il progetto Portoghesi per l’area ex Sacelit di Senigallia: appartementi, negozi, parcheggi e verde sul lungomare Mameli

Approvato dal consiglio comunale nell’estate del 2009, sottoscritto nel 2010 e bloccatosi poco dopo per i motivi descritti sopra, il piano prevedeva in questa frazione di edificare circa 170 appartamenti su torri – da qui il nome – verde pubblico per oltre 13.000 mq e varie opere di urbanizzazione (oltre 400 parcheggi e il sottopasso) per decine di milioni di euro. Di tutto ciò rimane solo la colata di cemento e il degrado. L’area è all’asta per oltre 6,6 milioni di euro.

Il secondo lotto riguarda l’area edificabile dell’ex Italcementi di Senigallia, estesa per oltre 18 mila mq, dal piazzale Nino Bixio (darsena dei pescatori) fino al sottopasso di via Mamiani: al momento è stata concessa in uso al Comune di Senigallia e adibita a parcheggio per residenti e turisti balneari data la prossimità al lungomare Mameli. L’asta, per un importo di quasi 2,5 milioni di euro, ha le stesse modalità e date dell’altra a cui è strettamente correlata: nel progetto iniziale era previsto che ospitasse una piazza aperta verso il mare, un albergo a cinque stelle, un centro congressi, un polo museale che si ipotizzava da dedicare a Mario Giacomelli.

Nel frattempo, grazie alla variante Resiliente approvata dal Comune, è andato all’asta ed è stato venduto anche il complesso di otto edifici (le cd. casette dei pescatori) che si affacciano sul piazzale Bixio di Senigallia. Con la modifica al progetto iniziale, la prima casetta verso la ferrovia sarà abbattuta per farci passare la strada e lasciare quindi che il piazzale diventi area pedonale. Le cubature saranno recuperate con le altre, da demolire e ricostruire da zero a favore di appartamenti via porto e locali con dehors. Circa 900 mila euro il prezzo della vendita.

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