Senigallia

Terre della Marca Senone, assegnate le deleghe

Il punto con il presidente dell'ente Maurizio Mangialardi. «Tutti i sindaci hanno accettato con grande entusiasmo, a testimonianza che sul progetto esista ormai una condivisione di fondo che non può far altro che bene alle nostre comunità», dice

Maurizio Mangialardi
Maurizio Mangialardi

SENIGALLIA – Nel corso della sua ultima seduta, svoltasi venerdì 14 febbraio, la giunta dell’Unione comunale “Le Terre della Marca Senone”, ha approvato la delibera di consiglio relativa alla convenzione con il Comune di Montemarciano per l’organizzazione e la gestione in forma associata dello Sportello Unico delle Attività produttive e l’attribuzione delle deleghe ai sindaci componenti l’organo collegiale, come previsto dallo statuto.

A Dario Perticaroli, sindaco di Arcevia e vicepresidente dell’Unione sono andate le Risorse umane, l’Organizzazione e la Pianificazione strategica; a Riccardo Pasqualini, sindaco di Barbara, la Polizia locale e la Sicurezza urbana; a Federica Fanesi, sindaco di Ostra, i Servizi sociali e le Politiche sociali e le Politiche per l’Integrazione; a Rodolfo Pancotti, sindaco di Ostra Vetere, l’Associazionismo, il Volontariato e i Diritti di cittadinanza; a Letizia Perticaroli, sindaco di Serra De’ Conti, il Suap e Sviluppo economico, a Marco Sebastianelli, sindaco di Trecastelli, il Bilancio e la Programmazione. Restano di competenza del presidente Maurizio Mangialardi le seguenti deleghe: le Relazioni istituzionali, la Comunicazione e tutte le altre materie non espressamente delegate.

«Con l’assegnazione delle nuove deleghe – afferma il presidente Maurizio Mangialardi – abbiamo reso più efficace l’assetto dell’Unione, che per popolazione rappresenta a tutti gli effetti il terzo comune delle Marche. Sono soddisfatto perché tutti i sindaci hanno accettato con grande entusiasmo, a testimonianza che sul progetto esista ormai una condivisione di fondo che non può far altro che bene alle nostre comunità, grazie a migliori servizi, risparmio della spesa, maggiori investimenti e semplificazione della macchina amministrativa».

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