Senigallia

Tassa sui rifiuti da rimodulare: più leggera per le imprese, più pesante per le famiglie

La giunta vuole riequilibrare le due quote: esercizi giù dal 59 al 55%, nuclei familiari su dal 41 al 45%. Previsti contributi per 1,3 milioni di euro grazie al decreto ristori

Rieco, Senigallia, raccolta differenziata, rifiuti, tari
Il mezzo della Rieco in azione a Senigallia per la raccolta differenziata dei rifiuti

SENIGALLIA – Verrà rimodulata la tassa sui rifiuti (Tari), alleggerendo il carico sulle spalle delle imprese e aggravando un po’ quello delle famiglie. La giunta Olivetti ha comunicato alle associazioni di categoria infatti che la volontà è quella di andare incontro alle imprese in difficoltà, tra crisi e pandemia. Previsto anche un fondo di oltre 1,3 milioni di euro, grazie anche al decreto ristori.

La tassa sui rifiuti è quel tributo con cui deve essere ripagato interamente il servizio di raccolta porta a porta e smaltimento dei rifiuti prodotti nel territorio comunale. La proporzione tra i carichi per famiglie e imprese è attualmente del 41% e del 59% dell’intero costo del servizio, quindi grava maggiormente sulle imprese che hanno però volumi maggiori da smaltire. La volontà della giunta, ascoltate le opinioni dei rappresentanti delle associazioni di categoria, è quella di riequilibrare un po’ questa differenza.

La proposta che verrà vagliata dal consiglio comunale prevede infatti di far scendere al 55% la quota a carico delle imprese e far salire al 45% quella per le famiglie: essendo più numerose e quindi potendo spalmare il costo tra più utenze, dovrebbero risentire meno dell’aumento.

All’orizzonte si profila anche un fondo di oltre 1,3 milioni di euro, finanziato grazie al decreto ristori. Verrà suddiviso così: 1 milione di euro sarà a favore delle imprese e gli oltre 300 mila restanti saranno a favore delle famiglie. Per ottenere questi contributi dovrà essere presentata un’autocertificazione ma maggiori informazioni arriveranno nei prossimi giorni, in tempo utile per il pagamento della prima rata che è slittata a metà luglio proprio per poter rivedere il regolamento della tari. 

Soddisfatte quindi le associazioni di categoria che vedono andare la giunta nella direzione auspicata di riequilibrare il divario dei costi tra famiglie e imprese. Prima però che diventi una certezza ci sarà il passaggio in consiglio comunale: sarà lì che dovrà essere adottato il provvedimento che di fatto si presenta come un’ulteriore stangata per le famiglie, anche loro alle prese con crisi e pandemia come gli esercizi commerciali.

© riproduzione riservata