Senigallia

Tari troppo alta a Senigallia, altra lamentela

L'ex consigliere comunale di Forza Italia Gabriele Cameruccio interviene confrontando i dati del capoluogo marchigiano con quello lombardo e la spiaggia di velluto che detiene il poco invidiabile record

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SENIGALLIA – Tari troppo onerosa secondo i cittadini. A parlare è un ex consigliere comunale che interviene sul dibattito circa il costo da sostenere per residenti e imprese per quanto riguarda la tari, la tassa che copre il servizio per la raccolta differenziata in tutto il territorio comunale, la gestione e lo smaltimento dei rifiuti.

In base ai dati in possesso dell’ex consigliere di Forza Italia Gabriele Cameruccio, alcune categorie e attività economiche di Senigallia si troverebbero a pagare una quota di tari, per il ritiro e gestione dei rifiuti, più alta non solo di diverse e importanti città marchigiane ma persino del capoluogo lombardo, Milano.

Prendendo come riferimento bar e caffetterie, nel 2019 ad Ancona si pagavano 10,16 euro al metro quadro di tari, 10,96€/mq a San Benedetto del Tronto, 15,99€/mq a Milano, mentre a Senigallia si superava l’incredibile quota di 23,15€/mq.
Simile la situazione per negozi di ortofrutta, pescherie, fiorerie: nel capoluogo marchigiano si pagavano 17,53€/mq che salivano a San Benedetto del Tronto a 18,91€/mq fino a toccare quota 28,45€/mq a Milano. E a Senigallia? Ben 41,32€/mq.
L’ex esponente forzista continua con ristoranti e pizzerie che passano da 13,48€/mq di Ancona ai 24,95€/mq di Milano per toccare infine i 31,93€/mq sulla spiaggia di velluto.

«C’è poco da aggiungere – ha affermato Cameruccio – parlano i numeri e la tari dovrà essere completamente rivista».