Senigallia

Tari 2021, aumenta la quota per le famiglie, scende per le imprese: pioggia di critiche

Fratelli d’Italia loda l’amministrazione, Pd e Amo Senigallia: «In campagna elettorale promessi ribassi per tutti, ora agiscono diversamente»

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Raccolta differenziata

SENIGALLIA – Non si placa la polemica per la tari 2021. Dopo l’intervento di Fratelli d’Italia, gruppo di maggioranza a Senigallia, è la volta dell’opposizione che interviene criticando la scelta di aumentare la quota riversata sulle famiglie quando poteva essere preferito un altro sistema di compensazione.

I consiglieri di FdI avevano nei giorni scorsi sottolineato che la tari, la tassa sui rifiuti, deve coprire per il 2021 circa 9,7 milioni di euro, con 800 mila euro in meno rispetto al 2020 (la quota era di circa 10,5 milioni di euro) per i minori spiaggiamenti di rifiuti sull’arenile. Ma nei bollettini era stata calcolata una quota più bassa, con una differenza di circa 1,8 milioni di euro. Manca dunque un milione di euro all’appello, in parte mitigato dai fondi stanziati ad hoc dall’amministrazione comunale proprio per le agevolazioni sulla tari.

Ma al centro delle critiche che stanno facendo discutere i senigalliesi c’è la volontà di ripartire in maniera diversa le quote tari 2021 spettanti a famiglie e imprese. Fino all’anno scorso il costo della raccolta differenziata era sostenuto per il 59% dalle imprese che, secondo Fdi, però producono solo il 40% dei rifiuti totali, e per il 41% dalle utenze domestiche che, sempre secondo i calcoli della nuova compagine di governo, producono in realtà oltre il 60% degli scarti da smaltire. Un gap che la giunta Olivetti ha cercato di riequilibrare facendo scendere la quota delle imprese al 55% e salire le famiglie al 45% dei costi.

Da qui le polemiche che hanno coinvolto tanti cittadini e molti politici, manco a dirlo, dell’opposizione, chiamati in causa indirettamente per l’ammanco sulla tari 2021. «Far pagare un po’ di più alle famiglie, per far pagare un po’ di meno alle imprese – ha dichiarato Chantal Bomprezzi, ex assessore Pd – Sono scelte, condivisibili o meno. Ma scelte sempre sono, di questo governo, non del precedente. In campagna elettorale, però, se non ricordo male, avevano detto che l’avrebbero abbassata, per tutti». 

«Alla fine, il centrodestra del Family Day e della difesa ad oltranza della famiglia è andato a colpire proprio la tanto “amata” famiglia con determinazione – attacca Gennaro Campanile, consigliere comunale AmoSenigallia ed ex assessore Pd. La Giunta Olivetti predica una cosa ma poi, all’atto pratico, fa una cosa diversa. Si dirà che sono poche decine di euro a nucleo ma che moltiplicate per circa 24.000 famiglie senigalliesi fa una bella cifra che viene riversata indiscriminatamente su una platea molto minore e che in molti casi non ha subito danni dalla pandemia. Fosse stata una iniziativa mirata al sostegno dei settori veramente colpiti avrebbe avuto senso, ma così è proprio una scelta politica contro la nostra comunità».

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