Senigallia, accolto il ricorso contro l'antenna della discordia
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Senigallia, accolto il ricorso contro l’antenna della discordia

Nell'autorizzazione mancano valutazioni ambientali e paesaggistiche, oltre l'informativa alla città. Brindisi del ‘Comitato’ alla base del palo

Dopo la sentenza del Tar il comitato di residenti e i suoi legali brindano alla base del palo della discordia sulla collina del Cavallo a Senigallia
Dopo la sentenza del Tar il comitato di residenti e i suoi legali brindano alla base del palo della discordia sulla collina del Cavallo a Senigallia

SENIGALLIA – La notizia è di quelle che fanno rumore. È stato infatti accolto dal Tar delle Marche il ricorso di un comitato di cittadini contro l’antenna per le telecomunicazioni installata sulla nota collina del Cavallo, a Senigallia. Una sentenza storica secondo il ‘Comitato per il diritto alla partecipazione civica e per la tutela del paesaggio’, destinata a fare giurisprudenza.

Anche perché l’antenna è sorta all’insaputa di quasi tutti. A parte gli uffici che hanno dato l’autorizzazione e quindi l’amministrazione senigalliese, la comunità senigalliese si è accorta solo a lavori iniziati, nell’estate 2024, della realizzazione di un’alta antenna per la telefonia mobile. Un palo di circa 30 metri, richiesto da Tim e Infrastrutture Wireless Italiane. Sul crinale della collina di via del Cavallo, uno dei punti panoramici da cui si vede praticamente la città estendersi da nord a sud e fino ad Ancona. L’autorizzazione è arrivata dallo sportello per le attività produttive dell’Unione dei Comuni e ha suscitato veementi proteste da parte di residenti, associazioni ambientaliste, esponenti politici.

Ieri è arrivata dunque la sentenza da parte del tribunale amministrativo regionale delle Marche. Tra le motivazioni che hanno portato all’accoglimento del ricorso c’è la sottolineatura che nei procedimenti per autorizzare l’installazione di antenne devono necessariamente trovare spazio le previsioni di rilievo ambientale oltre che le informazioni alla cittadinanza.

Soddisfazione è stata espressa dal “Comitato per il diritto alla partecipazione civica e per la tutela del paesaggio” e dai suoi legali, avv. Roberto Paradisi e avv. Mario Cavallaro. «Da oggi Senigallia, e non solo, non è più un Far West. Avevamo ragione noi e il Tar lo ha scritto nero su bianco». Poi un brindisi alla base del ribattezzato “palo della discordia”.

L'antenna installata sulla collina del Cavallo, a Senigallia (prospetto verso nord). Sullo sfondo: Senigallia
L’antenna installata sulla collina del Cavallo, a Senigallia (prospetto verso nord). Sullo sfondo: Senigallia