Senigallia

Strage di palme: Senigallia messa sotto scacco dal punteruolo rosso. Parla l’esperto: «Intervenire con urgenza»

L'esperto Sauro Allegrezza, tecnico fitoiatra presso il Consorzio Agrario, spiega cosa sta accadendo nelle Marche e cosa è possibile fare

Palma infetta a Senigallia trattata dopo il collasso del pennacchio
Palma infetta a Senigallia trattata dopo il collasso del pennacchio

SENIGALLIA – Si allarga a macchia d’olio il flagello rispondente al nome del punteruolo rosso della palma, coleottero curculionide, originario dell’Asia, micidiale parassita di molte specie di palme. A Senigallia è in atto una vera e propria epidemia che sta facendo strage di palme canarine.

Nelle Marche la presenza di questo micidiale parassita non è una novità: già da anni il sud della Regione, in particolare la zona di San Benedetto, ha dovuto fare i conti con questo coleottero che generalmente viene individuato quando le piante hanno già subito danni irreversibili o quasi. La prima segnalazione in Italia è del 2004 e si deve ad un vivaista di Pistoia che aveva importato delle piante dall’Egitto: gli esperti concordano che la causa della rapida diffusione sia principalmente il commercio di esemplari di palma infestati dall’insetto e non riconosciuti tali.

Un bozzolo  contenete un punteruolo
Un bozzolo contenete un punteruolo

L’infestazione può essere a lungo asintomatica e manifestarsi solo in una fase avanzata. I primi sintomi sono rappresentati da un anomalo portamento della chioma, che assume un caratteristico aspetto divaricato ‘ad ombrello aperto’. Nei casi più gravi si arriva alla perdita completa delle foglie. Nello stadio terminale della infestazione si produce un vero e proprio “collasso” della pianta: solo a questo punto le colonie di curculionidi abbandonano la pianta attaccata migrando su un nuovo esemplare.

Nelle ultime settimane sono stati tantissimi i casi segnalati a Senigallia: per cercare di capire cosa sta accadendo e cosa sia possibile fare, noi di CentroPagina abbiamo intervistato Sauro Allegrezza, tecnico fitoiatra presso il Consorzio Agrario di Ancona e grande esperto in materia di lotta dei parassiti.

Una larva di punteruolo
Una larva di punteruolo

Da quanto tempo il punteruolo rosso è arrivato nelle Marche? Come e quando è iniziata l’infestazione che sta imperversando a Senigallia?
«Il punteruolo rosso è arrivato nelle Marche circa 7 o 8 anni fa a San Benedetto facendo una vera e propria strage di palme. A Senigallia è presente da circa tre anni: dal sud della Regione, probabilmente favorito anche dagli ultimi inverni particolarmente caldi, ha risalito il territorio infestando anche la costa senigalliese. Le prime segnalazioni risalgano a circa 2 anni fa ma l’incubazione può durare anche un anno: ecco perché ritengo che il parassita stia agendo da almeno tre anni nel territorio. L’inizio dell’infestazione a Senigallia è partita dalla zona sud della città, in particolar modo dalle palme presenti sul Lungomare Da Vinci».

L’aggressione del punteruolo rosso può essere evitata con terapie o trattamenti preventivi?
«Si possono usare dei prodotti specifici registrati: in realtà ce ne sono abbastanza pochi ma comunque efficaci in questa lotta. Per mia esperienza, anche se ancora non c’è un’ufficialità, anche il trattamento antizanzare ha degli effetti benefici nell’allontanare o contrastare la diffusione dell’insetto».

Come dovrebbero comportarsi i proprietari delle palme malate?
«Ad oggi, i proprietari delle palme malate devono trattare le piante almeno due volte l’anno. Mi riferisco in particolare a quelle che hanno il pennacchio integro in genere o non sono state ancora attaccate o le larve non hanno ancora fatto danni considerevoli o sono in incubazione. Per quelle dove il pennacchio è collassato la situazione è più critica; a Senigallia ce ne sono davvero tante. Per questa ragione l’unica strada è un’operazione di dendrochirurgia: vanno rimosso l’apice, rimosse le larve e trattate con un prodotto specifico. Il consiglio ai giardinieri è quello di confrontarsi con un tecnico esperto per scegliere i prodotti più efficaci per risolvere il problema».

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