Senigallia

La storia di Senigallia attraverso le immagini del ponte del corso

Pubblicato il libro di Paolo Formiconi e Gianluca Quaglia con oltre 300 immagini sullo sviluppo della città attraverso una delle infrastrutture più note

Il ponte Angeli dell'8 dicembre 2018, a Senigallia
Il ponte Angeli dell'8 dicembre 2018, a Senigallia

SENIGALLIA – Dal ponte “del taglio” al ponte “Angeli dell’8 dicembre 2018”. Questo il sottotitolo che ben riassume il libro “Senigallia: storia e immagini del ponte del Corso” scritto – corredato da oltre 320 fotografie – sulle varie infrastrutture che si sono susseguite dal 1748 al 2021. Il libro, finito di stampare lo scorso gennaio, è stato appena consegnato all’amministrazione comunale che ha concesso, assieme al Consorzio di bonifica delle Marche, il patrocinio sulla pubblicazione.

«Il libro nasce in occasione della realizzazione del nuovo ponte – racconta Gianluca Quaglia, uno dei due autori assieme a Paolo Formiconi, entrambi cultori di storia locale – ma già c’era un lavoro dietro di ricerca e raccolta dei materiali che andava avanti almeno da tre anni». Ricerca che ha portato gli autori ad approfondire tantissimi aspetti di tutti i ponti che da metà ’700 si sono susseguiti fino ai giorni nostri. Sette i ponti che hanno collegato negli anni le due sponde del Misa: da un lato il centro storico con il suo corso II Giugno, i palazzi e il municipio, il ghetto ebraico; dall’altro il rione Porto con quella che diverrà via Carducci, oggi un fiore all’occhiello della città dopo la sua riqualificazione. 

«La passione per la storia nasce fin da giovane grazie alla mia curiosità e alla mia formazione scolastica», spiega il geometra senigalliese, classe ‘76, che «m’ha portato ad approfondire gli ampliamenti urbanistici e le storie dei palazzi o delle infrastrutture più importanti della città». Da una collezione di francobolli è passato poi alle cartoline, alle fotografie, ai libri su Senigallia e le sue frazioni. «La gran parte delle immagini proviene dal mio archivio (l’Archivio Storico Quaglia, Ndr), ma non mancano materiali dalla biblioteca comunale, dai vari archivi comunali, di Stato, del genio civile. Paradossalmente è stato più difficile trovare dei materiali sui tempi moderni rispetto a quelli precedenti».

I vari ponti tra il centro storico di Senigallia e il quartiere dei pescatori, il cd. rione Porto
I vari ponti tra il centro storico di Senigallia e il quartiere dei pescatori, il cd. rione Porto

Dal ponte “del taglio”, datato 1748 e chiamato così per via del taglio alle mura cinquecentesche, di acqua ne è passata tanta. Così tanta che, solo per citare un esempio, una fiumana prima della storica fiera franca del 1765 causò vari danni e costrinse a realizzare una passerella provvisoria per non fermare il commercio e quindi l’economia senigalliese. «All’anno dopo – spiega Quaglia – risale il ponte con “piano levatoio” che veniva sollevato a mano da due uomini che si dovevano letteralmente aggrappare alle corde pur di alzare la struttura».

E poi nel 1827 fu la volta del ponte con il piano girante prima che, sul finire del secolo, arrivò il ponte in ferro di cui ormai esistono in circolazione tante fotografie. Appena 22 anni di servizio – sì, gli autori si sono messi anche a calcolare il tempo di fruizione di ogni struttura – e poi venne sostituito con un altro intitolato a, manco a dirlo, Vittorio Emanuele. Nel 1947 – altra epoca, altri avvenimenti – il ponte cambiò e con esso anche il nome: nacque il ponte II Giugno che è stato demolito nell’ottobre 2020 dopo ben 73 anni di onorato servizio in cui ha fronteggiato anche almeno cinque esondazioni e tante altre piene del fiume Misa. Oggi ha fatto spazio al nuovo ponte in acciaio intitolato “Angeli dell’8 dicembre 2018”, in memoria alle vittime della tragedia della Lanterna Azzurra. 

La consegna del libro “Senigallia: storia e immagini del ponte del Corso” da parte dei due autori all'amministrazione comunale: da sinistra Paolo Formiconi, il sindaco Massimo Olivetti, Gianluca Quaglia e l'assessore Riccardo Pizzi
La consegna del libro “Senigallia: storia e immagini del ponte del Corso” da parte dei due autori all’amministrazione comunale: da sinistra Paolo Formiconi, il sindaco Massimo Olivetti, Gianluca Quaglia e l’assessore Riccardo Pizzi

Particolarmente ricco è il capitolo dedicato al nuovo ponte nel quale viene illustrato il progetto e la sua costruzione. «Abbiamo cercato – racconta ancora Gianluca Quaglia – tutte le foto del cantiere, praticamente ne abbiamo trovate più quasi duemila e abbiamo fatto una selezione di una foto al giorno per spiegare lo sviluppo dei lavori, il ritrovamento delle bombe della seconda guerra mondiale e la loro rimozione, l’apertura ai pedoni, l’inaugurazione dello scorso luglio e infine l’apertura al traffico delle auto. Abbiamo concluso inserendo persino il primo incidente, con un’auto che recentemente è finita sui pilomat».

Al momento è in programma solo un incontro – venerdì 4 marzo, alla chiesa dei Cancelli, ore 18 – per la presentazione del libro: gli autori vorrebbero far conoscere il più possibile questa interessante storia: al suo interno sono contenute decine e decine di altre storie legate alle persone, allo sviluppo della città, agli avvenimenti che segnarono gli ultimi tre secoli. Avvenimenti intensi che vale la pena conoscere.
Al seguente link è disponibile un’anteprima del volume: https://t.ly/y34r.

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