Senigallia

Senigallia, accesi i toni durante il sopralluogo a palazzo Gherardi. Interviene la Polizia

I tre consiglieri di Unione Civica e Forza Italia hanno chiesto l’aiuto degli agenti per poter accedere alla ex sede del liceo classico e visionare lo stato di conservazione dei reperti storici

Da sinistra: Alan Canestrari, Luigi Rebecchini e Roberto Paradisi

SENIGALLIA – Sopralluogo movimentato quello effettuato da alcuni consiglieri comunali a palazzo Gherardi, ex sede del liceo classico G.Perticari, nella tarda mattinata di venerdì 8 febbraio. Per poter visionare le condizioni dello storico palazzo in pieno centro storico senigalliese è dovuta infatti intervenire la Polizia, dopo un battibecco con un dipendente comunale e il “braccio di ferro” con il dirigente scolastico del liceo.

Nel palazzo che si affaccia sul fiume Misa, sopra i Portici Ercolani, sono conservati alcuni reperti scientifici di interesse storico, come vecchie strumentazioni di laboratorio e altri oggetti risalenti addirittura all’800 del Gabinetto scientifico di scienze naturali e fisica sperimentale dell’ex Ginnasio. Reperti che dovevano essere oggetto di un intervento di conservazione per poi essere esposti, grazie a un progetto di valorizzazione di un bene culturale, dunque con finalità pubbliche. Lo scopo è quello di presentarlo al pubblico, in modo che possa essere riutilizzato e riallestito per farne un museo didattico.

Proprio su questo tema si è incentrata la richiesta di Roberto Paradisi e Luigi Rebecchini, consiglieri comunali di Unione Civica, e di Alan Canestrari, Forza Italia, che hanno richiesto agli uffici comunali di poter accedere al sito di proprietà del Comune di Senigallia. Dopo un primo battibecco che per poco non è degenerato in lite con un dipendente comunale, consiglieri e giornalisti sono riusciti ad accedere allo storico palazzo Gherardi.
L’edificio, dopo quasi 20 anni in stato di abbandono, si presenta pressoché immutato, eccezion fatta per il degrado conseguente al passare del tempo: sono ancora ben visibili alcune delle dotazioni che negli anni son servite a generazioni di studenti. Così come ancora è ben visibile la porzione di intonaco crollata nel 2001: proprio a seguito di quell’episodio – in cui non rimasero coinvolti gli studenti – si decise di spostare il liceo classico Perticari nell’attuale sede di via Rossini.

Alcune immagini dello stato dello stabile

Il sopralluogo dei tre consiglieri si è però bloccato quando hanno trovato chiuso il cancello all’interno del palazzo che dà accesso all’area di conservazione dei reperti storici in gestione al liceo classico senigalliese. Il “braccio di ferro” con il dirigente scolastico Francesco Maria Orsolini si è risolto solo grazie all’intervento degli agenti del Commissariato di Polizia.

«Ormai ogni 3 o 4 anni effettuiamo un sopralluogo nello storico palazzo Gherardi, sede dell’ex liceo classico – ha affermato Roberto Paradisi, avvocato e consigliere comunale per Unione Civica – per verificare le condizioni dello stabile e la conservazione delle centinaia di reperti di interesse storico. Purtroppo dobbiamo constatare che, nonostante le promesse di conservazione e valorizzazione, molti materiali del laboratorio sono abbandonati a se stessi, senza coperture né teli: alcuni potrebbero essere usati ancora oggi. Per quanto riguarda l’atteggiamento del dirigente scolastico, valuteremo se l’ostacolare il nostro sopralluogo – forse per nascondere proprio questo degrado – può configurarsi come interruzione di pubblico servizio».

«Noi siamo qui per una questione di trasparenza – spiega il collega Luigi Rebecchini – perché vogliamo capire cosa viene fatto in merito a questi reperti: parliamo comunque di un bene pubblico. Il palazzo Gherardi in futuro potrebbe divenire un polo museale come già avvenuto per storici edifici di altre città, penso a Venezia, ma devo constatare che qui finora non c’è stata la volontà politica di trovare le risorse, magari tramite bandi, per questo progetto culturale».

 

 

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