Senigallia

Solidarietà e futuro, le iniziative delle Brigate Volontarie per l’Emergenza Marche

Appello al mondo dell'associazionismo per una nuova sede in cui far confluire più energie. In avvio una serie di interventi per i profughi sulla frontiera Ucraina e per la popolazione civile all’interno del Paese

Una delle iniziative delle Brigate Volontarie per l'Emergenza - Marche: la raccolta e distribuzione di cibo e beni alimentari
Una delle iniziative delle Brigate Volontarie per l'Emergenza - Marche: la raccolta e distribuzione di cibo e beni alimentari

TRECASTELLI – Sempre più intenso lo sforzo dei volontari che portano aiuti alle persone colpite dalla pandemia non ancora conclusa, da una crisi economica perdurante e, più recentemente, dalle ripercussioni della guerra in Ucraina, come i rincari. Un impegno che vede in prima fila, ormai da tempo, le Brigate Volontarie per l’Emergenza Marche. E che aumenterà ancora con nuove iniziative.

L’organizzazione si è creata nel pieno delle ondate covid, cercando di dare una mano e risposte concrete a quanti si sono ritrovati – quasi di colpo – in difficoltà, scoprendo tutta la fragilità della propria condizione economica e lavorativa. Prima le Brigate Volontarie per l’Emergenza sono intervenute nel territorio di Trecastelli con il progetto “Aiutiamoci” – la consegna della spesa a domicilio per le famiglie in quarantena – e poi con una presenza settimanale all’interno dello spazio di via Enzo Paci, zona Monterado. Una presenza che assicura da due anni la distribuzione alimentare e di beni di prima necessità (materiale scolastico, abiti, dispositivi di protezione individuale).

«Nel corso dei mesi – spiegano gli attivisti delle Bve nelle Marche – in quello spazio si sono sviluppati rapporti di mutuo aiuto, di solidarietà e di amicizia tra volontari/e, beneficiari/e e donatori/e. A tutti coloro che son passati anche solo per qualche minuto lo abbiamo detto chiaro e tondo: “Questo non è un servizio erogato, non chiediamo Isee, né dati sensibili. Questo è un esperimento per la costruzione di una rete di mutuo aiuto territoriale”. Ad oggi possiamo dire che, nonostante le difficoltà e i miglioramenti possibili, l’esperimento sta andando bene, restituendo una piccola parentesi di rapporti umani e solidarietà a un vivere comune sempre più in equilibrio precario».

Una delle iniziative delle Brigate Volontarie per l'Emergenza - Marche: la distribuzione di abiti e capi di vestiario
Una delle iniziative delle Brigate Volontarie per l’Emergenza – Marche: la distribuzione di abiti e capi di vestiario

Gli ostacoli, però, sono sempre dietro l’angolo. Dopo due anni di presenza nel territorio di Trecastelli, l’amministrazione comunale ha comunicato l’inagibilità dello stabile in via Paci e, di conseguenza, l’impossibilità di continuare la distribuzione settimanale all’interno di quello spazio. Come se non bastasse, ci sono delle difficoltà nell’individuare un nuovo spazio: «Vista la difficoltà che l’amministrazione ci ha dichiarato avere, ci troviamo a lanciare un appello al mondo dell’associazionismo e della solidarietà di Trecastelli e dei comuni limitrofi: scriviamo insieme il seguito di questa storia. Se avete disponibilità di ospitare le attività delle Brigate Volontarie per l’Emergenza e la volontà di collaborare nei nostri progetti attuali e futuri, contattateci (3534183476 o pagina facebook)! Costruiamo una rete di mutuo aiuto non solo tra abitanti dello stesso territorio, ma anche tra associazioni. Il carovita spaventoso che stiamo vivendo, dalle bollette al carrello della spesa, ci dice che la solidarietà è uno strumento che non possiamo delegare e a cui non possiamo rinunciare».

Solidarietà e futuro: due parole che sono e che saranno sempre più vicine grazie al nuovo progetto di impegno per i rifugiati dall’Ucraina ma anche per coloro che sono ancora nel paese. Le Brigate Volontarie per l’Emergenza – Marche hanno organizzato una campagna di raccolta di beni di prima necessità a sostegno dei profughi sulla frontiera Ucraina e per la popolazione civile che resiste all’interno del paese, ma sono impegnate anche a fornire sostegno materiale e uno spazio di ascolto ai profughi che stanno arrivando nel territorio della provincia di Ancona.

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