Senigallia

Silenzio dell’amministrazione di Ostra sulla commissione per l’edilizia scolastica

Nessun commento è arrivato dalla giunta Fanesi a un mese dalla proposta della lista Vivere Ostra. Storoni: «Noi siamo pronti per un percorso partecipato, non c’è tempo da perdere»

classe, aula, banchi monoposto, scuola, edilizia scolastica

OSTRA – Oltre un mese di silenzio sulla commissione consiliare per l’edilizia scolastica. Lo denuncia l’opposizione cittadina che interviene nuovamente sulla questione a più di 30 giorni dalla richiesta formale presentata nel consiglio comunale di fine marzo scorso.

L’idea della commissione consiliare a carattere temporaneo era venuta ai consiglieri della lista Vivere Ostra a seguito dell’annuncio da parte della sindaca Federica Fanesi del cospicuo finanziamento da ben 3 milioni di euro che il Comune di Ostra utilizzerà per la costruzione del nuovo edificio che dovrà ospitare la scuola secondarie di primo grado (media) Menchetti. Tanti soldi che rischiano di essere investiti in idee nate obsolete: questo era stato il monito del circolo Pd di Ostra, a cui avevano fatto seguito poi delle indicazioni su come sfruttare al meglio le risorse. 

A distanza da un mese dall’assise comunale del 26 marzo, in cui si era discusso della proposta di istituire una commissione consiliare ad hoc sull’edilizia scolastica, il capogruppo di Vivere Ostra, Andrea Storoni, torna sul tema. «Un mese di silenzio che non sappiamo interpretare. Silenzio che serve a pensare o silenzio che si prolunga nel tempo per far dimenticare la proposta? Noi siamo pronti con la proposta di regolamento, la bozza di delibera e tanti suggerimenti per un percorso necessario e partecipato». 

Un percorso che potrebbe divenire lo spunto decisivo per realizzare un campus – è il sogno dell’opposizione che già aveva iniziato a lavorarci nella passata legislatura – con strutture innovative e al passo con le necessità dei tempi. E se non si arrivasse a questa soluzione prospettata dall’opposizione, quanto meno la commissione consiliare potrebbe rappresentare un’opportunità di confronto e dibattito anche pubblico con chi vive la scuola a vario titolo e con la comunità in generale: un’occasione per programmare lo sviluppo dell’edilizia scolastica: la popolazione giovanile e gli studenti vivono, per lo più, in istituti datati e rispondenti a necessità didattiche del secolo scorso.

«È indispensabile farsi trovare pronti per il prossimo treno di risorse del Piano nazionale ripresa e resilienza e per i prossimi bandi. Non c’è tempo da perdere. All’arrivo delle risorse dobbiamo avere idee chiare e progetti. Lasciamo perdere la solita distorsione che si ripete all’infinito di Progetto Ostra (a cui non piace la proposta di commissione per pregiudizio) e che speriamo la stessa Amministrazione non condivida».

Ti potrebbero interessare