Senigallia

Servizi sociali e suap, approvato a Senigallia il trasferimento all’unione dei comuni

Attività produttive e sociali passano alle Terre delle Marca Senone, critiche da Sartini, Mandolini e Da Ros, gli unici a non votare a favore

La I Commissione consiliare di Senigallia ha discusso delle funzioni dell'unione dei comuni
La I Commissione consiliare di Senigallia ha discusso delle funzioni dell'unione dei comuni

SENIGALLIA – Con l’approvazione del trasferimento all’unione dei comuni delle funzioni sui servizi sociali e suap, inizia ufficialmente la conta dei dipendenti comunali a disposizione de “Le Terre della Marca Senone”. È quanto avvenuto ieri in I Commissione, dove i consiglieri comunali hanno deliberato di approvare lo schema di convenzione che riguarda due importanti settori: il sistema locale dei servizi sociali (con la relativa erogazione delle prestazioni ai cittadini) e lo sportello unico telematico delle attività produttive (suap), comprensivo del servizio commercio e attività economiche.

La notizia era nell’aria dopo l’approvazione in consiglio di statuto e atto costitutivo e dopo la nascita ufficiale dell’ente di secondo livello che vede uniti (e non fusi assieme) i comuni dalla spiaggia alla montagna con l’eccezione – per il momento – di Corinaldo e Castelleone di Suasa, già componenti di un’altra unione. Un passaggio dunque formale che ha visto l’approvazione dei due atti da parte non solo dei gruppi di maggioranza ma anche da Unione Civica (Rebecchini), Forza Italia (Canestrari) e Progetto In Comune (Perini).
In commissione hanno partecipato anche il segretario comunale Stefano Morganti e il dirigente dei servizi sociali dell’Ats 8 Maurizio Mandolini, i quali hanno risposto alle domande di Senigallia Bene Comune (Sartini), Lega (Da Ros) e Movimento 5 Stelle (Riccardo Mandolini).

Per quanto riguarda i servizi sociali Senigallia mette a disposizione dell’unione dei comuni 23 persone tra educatori (sei), assistenti sociali (cinque), inservienti (uno) e amministrativi (11); altre due “verranno” da Arcevia (un amministrativo e un’educatrice), un amministrativo da Ostra e uno da Trecastelli, mentre da Ostra Vetere ci sarà la disponibilità parziale di un’altra persona con mansioni amministrative. Infine il Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali – Co.Ge.S.Co. – cederà il ramo d’azienda all’unione dei comuni e verrà messo in liquidazione, potendo quindi fornire altri tre assistenti sociali.

«Per il momento – assicura Mandolini che dal 2010 ha il ruolo di coordinatore dell’Ambito Territoriale Sociale n. 8 – non ci saranno assunzioni, quindi nemmeno costi aggiuntivi ai comuni che potranno invece risparmiare sui costi di gestione del Cogesco posto in liquidazione».

Niente spese aggiuntive e nessun risparmio per il momento: attualmente l’intero assetto dei servizi sociali in capo all’unione dei comuni (ma il servizio è esteso anche agli altri due enti locali non aderenti, Corinaldo e Castelleone) prevede una spesa di circa 950.000 euro, di cui 861.000 per il personale e poco meno di un centinaio per pulizie, utenze e altre spese accessorie, come confermato dal dirigente Mandolini a precisa domanda del consigliere Sartini (Sbc). «I costi saranno distribuiti in base al carico di popolazione: Senigallia, che da sola ha circa il 60% della popolazione delle Terre della marca senone, si caricherà della spesa maggiore, come fatto finora».

Partita simile per il Suap: il personale arriverà principalmente dalla spiaggia di velluto (13 persone), a cui si affiancheranno tre persone da Barbara, Ostra e Ostra Vetere, ma non tutti a tempo pieno. In questo caso però il carico dei costi sarà distribuito diversamente. «Senigallia – continua Mandolini – presenta la maggior parte delle pratiche di cui si occupa il Suap, quasi l’80% nel periodo 2016/2017: per questo abbiamo pensato che sarebbe più giusto suddividere il costo del servizio non in base alla popolazione ma in base alle pratiche gestite».

Critiche sono arrivate dal consigliere Sartini che, prima di votare no all’approvazione, ha espresso perplessità sul tanto citato risparmio economico per le amministrazioni coinvolte nel progetto. «A oggi non abbiamo dati – rivolgendosi a Morganti e Mandolini – per capire se si tratterà di un risparmio oppure se ci sarà un aggravio dei costi. Non ci sono i numeri per votare consapevolmente». Così come per il pentastellato Mandolini risulta difficile da capire se il personale addetto ai servizi sociali sarà sufficiente alla mole di lavoro su tutta l’unione.

Pronta la risposta del coordinatore dell’ats 8: praticamente il personale che finora si occupava di quelle mansioni verrà utilizzato per gestire il servizio in capo ora all’unione dei comuni, quindi cambierà ben poco. Si potranno invece sfruttare i bandi per le risorse sovracomunali per avere soldi aggiuntivi (5,6 milioni di euro dallo Stato nei due anni precedenti, ricorda Mandolini) e soprattutto ottimizzare alcuni processi, come quelli gestionali e burocratici per snellire le procedure. «La razionalizzazione degli uffici ha permesso – conclude il dirigente – di spendere per carte e documenti circa il 44% in meno rispetto agli anni precedenti. Risorse che i singoli comuni non avrebbero potuto trovare».

Al termine della discussione le due proposte di delibera sono passate: contrari solo Sartini e Da Ros, astenuto solo Mandolini. L’intera seduta del 3 aprile della I Commissione consiliare senigalliese è disponibile in streaming video e audio a questo link.

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