Senigallia

Serra de’ Conti, una ricerca sul salvataggio delle famiglie ebree nell’epoca fascista

L'ex segretario del comune Giuliano Grasselli ha voluto riscoprire dagli archivi storici di vari enti i documenti sulle persecuzioni avvenute nel paese dell'entroterra di Senigallia

fascismo, duce Mussolini
Mussolini e il saluto fascista

SERRA DE’ CONTI – Si intitola “Ricerca sulle famiglie ebree sfollate a Serra de’ Conti nel 1943/1944” l’ultimo lavoro che sta per essere dato alla stampa da parte di Giuliano Grasselli, per oltre trenta anni segretario del Comune di Serra de’ Conti.

Un’iniziativa voluta per fare luce su molti episodi di natura razziale avvenuta durante il periodo nazifascista anche nel piccolo comune dell’entroterra senigalliese.

«Si tratta di documenti reperiti negli archivi storici dei comuni di Serra de’ Conti, Macerata Feltria, Ostra Vetere, all’archivio di Stato di Ancona, Pesaro ed Ascoli Piceno – spiega l’autore -. Da questi documenti viene alla luce uno spaccato di storia locale nel quale emerge la figura di Adelaide Fiorani, detta “Lalletta”, che svolse una funzione di mediazione fra le diverse famiglie ebree residenti a Serra de’ Conti e le autorità».

Ma anche altre figure emergeono dalla ricostruzione storica. Figure di alto valore umano e sociale come il commissario prefettizio Ubaldo Trionfi Honorati, la marchesa Carmen Trionfi Honorati, il comandante e il maresciallo della stazione dei Carabinieri, Lanfranco Ceresani, il parroco di Rocchetta di Genga don Nazzareno Starnatori e tutta la popolazione di Serra de’ Conti che ha coperto la presenza delle famiglie ebree in paese.

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