Senigallia

Senigallia, via i vecchi pini dal quartiere “piano regolatore”

Il Comune sta operando per una graduale sostituzione delle piante: oltre all'eccessiva crescita o pendenza, hanno rovinato il manto stradale, creando un pericolo per persone e mezzi che circolano nonché per i sottoservizi

via Don Minzoni a Senigallia
via Don Minzoni a Senigallia prima dell'intervento di riqualificazione

SENIGALLIA – Servirà una riprogettazione complessiva delle strade nella zona del piano regolatore per risolvere una volta per tutte le problematiche che da anni vengono evidenziate dai residenti. Tra queste, la presenza dei grossi pini le cui radici hanno completamente rovinato l’asfalto e i marciapiedi causando non pochi disagi a chiunque debba percorrere le vie di quell’ampio quartiere che risale agli anni ‘30 del ‘900.

A sollevare il tema è ancora una volta un cittadino di Senigallia che prende in considerazione via Don Minzoni (in FOTO), nel tratto che va dall’incrocio con via Garibaldi a piazza Toti, non interessata da lavori di riqualificazione. «Probabilmente la sua amministrazione sarà già a conoscenza delle problematiche di questo tratto di strada dovuto alla presenza dei pini su entrambi i lati. Le radici di tali alberi hanno creato rotture, avvallamenti, gobbe e dossi nel manto stradale tanto da rendere la percorrenza della strada quasi impossibile; ciò crea disagi e pericoli per la percorrenza in auto ma ancor di più per la viabilità di ciclomotori e biciclette. Anche di recente si sono verificate cadute e piccoli incidenti percorrendo tale tratto stradale».

La condizione della strada del quartiere residenziale è stata più volte segnalata all’amministrazione comunale senigalliese, con lo scopo di risolvere la pericolosità del manto stradale ed evitare incidenti. Ma anche la tubazione di scarico fognaria, di raccordo tra le caditoie e la fognatura centrale, sembra essere scesa di quota a causa delle radici dei pini, arrivando a perdere quasi del tutto la sua efficienza e provocando quindi piccoli allagamenti a ogni minima pioggia.

La richiesta di sistemare il prima possibile la strada è stata ascoltata dal sindaco Maurizio Mangialardi che ha ribadito come in quella zona «in passato, forse per scarsa cultura dei tempi o forse per cattiva programmazione, si sono messi a dimora “alberi sbagliati nei posti sbagliati”». Ma la situazione è più complessa di come è stata descritta spiega il primo cittadino. Anche in alcuni precedenti interventi, non basta il rifacimento del manto stradale e dei marciapiedi e il mantenimento dei pini. A parte l’abbattimento delle piante malate che rappresentano un pericolo per chi ci passa nelle vicinanze per esempio in caso di maltempo, le altre alberature rimaste sono comunque tornate a riprendersi gli spazi sotto l’asfalto, rendendo di fatto inutile l’intervento.

Le radici dei pini hanno rovinato il manto stradale in molte vie di Senigallia
Le radici dei pini hanno rovinato il manto stradale in molte vie di Senigallia

«La nostra scelta, legata indissolubilmente anche alle necessarie risorse economiche ad oggi non disponibili, è quella di intervenire riprogettando l’asse viario e prevedendo – chiarisce il sindaco – la progressiva sostituzione delle alberature presenti, secondo quanto dettato dal “Piano urbano del verde” votato negli anni scorsi dal Consiglio Comunale. […] Il verde deve essere al centro della progettazione per mettere a dimora essenze arboree coerenti con il paesaggio urbano. Il Comune di Senigallia sta operando per una graduale sostituzione di quei vecchi pini, che, per eccessiva crescita o pendenza, ostruiscono la carreggiata e costituiscono un reale pericolo per le persone, per i mezzi che vi circolano nonché per i sottoservizi. Comprende bene come le nuove piantumazioni debbano essere progettate contestualmente ad interventi di rifacimento del manto stradale, per dare organicità ai lavori di riqualificazione previsti, di cui però al momento non sono in grado di determinare la tempistica. Nel frattempo – conclude Mangialardi – non mancheremo di intervenire qualora ve ne fosse bisogno con interventi di manutenzione ordinaria».

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