Senigallia

Senigallia, via libera alla riqualificazione del lungomare Mameli

Dopo mesi di lockdown e attesa, finalmente sono stati firmati dall'amministrazione comunale i contratti per il rifacimento della strada che costeggia il litorale nord. Due settimane di lavori ma già nascono le polemiche sull'orario e sui disagi in estate

Il lungomare Mameli a Senigallia
Il lungomare Mameli a Senigallia

SENIGALLIA – Può finalmente partire la riqualificazione del lungomare Mameli, versante di ponente del litorale senigalliese. Dopo il lockdown legato alla pandemia di covid-19, i lavori già assegnati per il rifacimento di sottofondo, asfalto e segnaletica possono iniziare, anche se la tempistica ora ha suscitato più di un malumore. L’intervento era previsto da tempo: solo la diffusione del coronavirus, con il conseguente stop a tutte le attività lavorative, ha costretto l’amministrazione comunale – e con essa anche i residenti e le imprese – ad attendere; ora che il lockdown si è concluso, i contratti sono stati firmati e il cantiere può essere allestito.

I lavori per circa 500mila euro riguardano una lunga strada che dal porto della Rovere di Senigallia arriva fino al Cesano: esteso circa 3,5 km, il lungomare Mameli versa da tempo in un serio stato di usura, con potenziali rischi per la sicurezza di pedoni, ciclisti, scooteristi e automobilisti. 
Oltre a questo aspetto, però, c’è anche quello relativo al decoro della zona: da tempo i residenti e gli imprenditori (numerose le attività di bar, ristoranti e alberghi che vi insistono) chiedono di ripristinare la strada. Proprio le associazioni di categoria sono state il pungolo dell’amministrazione, pressando perché si potesse finalmente inserire l’intervento nel piano delle opere pubbliche.

Le proteste però non sono mancate: alcuni, soprattutto residenti, hanno paura dei disagi relativi ai rumori; altri guardano invece alle problematiche che sorgeranno con la circolazione, ritenendo quindi che la tempistica non sia adeguata con la stagione turistica ormai iniziata.
L’assessore ai Lavori pubblici Enzo Monachesi ci tiene però a smentire alcune voci non corrette.

Enzo Monachesi
Enzo Monachesi

Innanzitutto la questione della sicurezza: «Nella situazione attuale – spiega – si potrebbero verificare dei rischi per i pedoni e per i mezzi in circolazione». Poi c’è la questione dei disagi: «Per limitare al massimo le conseguenze sulla circolazione, faremo i lavori solo di notte. I rumori, di fatto, saranno limitati al solo periodo in cui un residente o un’attività ristorativa si troverà il cantiere davanti, ma tutto l’intervento durerà al massimo due settimane, quindi saranno davvero pochi i disagi. Di giorno si circolerà normalmente».
Infine la tempistica: «Slittare a settembre, con una stagione turistica che ancora stenta a partire, con gli alberghi ora chiusi ma domani aperti e che potrebbe dunque prolungarsi, sarebbe un’ulteriore problematica per le imprese». Inoltre non bisogna dimenticare che a settembre ci saranno le elezioni: «L’insediamento di una nuova giunta farebbe slittare ulteriormente i lavori», rispetto a un calendario già serrato che punta a ultimare proprio l’anno prossimo la ciclovia Adriatica Fano-Marotta-Senigallia su lungomare Mameli, con tanto di collegamento fino a Marotta di Mondolfo tramite il ponte ciclabile sul fiume Cesano; già conclusa invece sul lungomare Da Vinci, versante sud della spiaggia di velluto.

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