Senigallia

Tubatura rotta in ospedale, “piovono” critiche a Senigallia

Un problema tecnico vicino le sale operatorie del nosocomio diventa motivo di critiche da parte del comitato cittadino ma il direttore Av 2 Bevilacqua replica punto su punto. Persino sull'informazione distorta

L'ospedale di Senigallia
L'ospedale di Senigallia

SENIGALLIA – Si rompe una tubatura all’ospedale, piovono critiche. È quanto accaduto giovedì 1 marzo all’ospedale di Senigallia dove parte del blocco operatorio è stato chiuso per colpa di una perdita di acqua. Una problematica puramente tecnica, legata alla rottura improvvisa e circoscritta di una tubazione di acqua calda, che ha generato infiltrazioni in prossimità di aree contigue alle sale operatorie nella palazzina A1. Ma ciò ha dato il via ad aspre critiche mosse dal Comitato cittadino a difesa dell’ospedale di Senigallia che se l’è presa con il direttore di Area vasta 2 Maurizio Bevilacqua.

«La sala operatoria era chiusa – ha riportato il portavoce del comitato Silvano Cingolani – perché allagata. Qualcuno dice che “era già una settimana che ci pioveva dentro” e vi erano evidenti infiltrazioni ma, pare, nonostante le segnalazioni non era stato fatto niente. Magari la neve ha contribuito con le sue gelate perché sembra che si tratti della rottura di una tubazione a soffitto che, a causa delle sue notevoli perdite, sembra essersi infiltrata anche in una parte dei locali sottostanti della Rianimazione. C’è da chiedersi: Bevilacqua, prima di rifare le cucine dell’Ospedale “modello” (solo di nome e di soldi spesi) di Jesi, non avrebbe dovuto fare una ricognizione degli interventi fondamentali non procrastinabili da effettuare come la messa a norma della sala operatoria dell’Ospedale di Senigallia? D’altronde è pure ingegnere, no?».

Pronta la replica del direttore di Area Vasta 2, ing. Maurizio Bevilacqua, resa nota dopo un confronto con i tecnici, con il responsabile dell’ufficio tecnico AV2 e con la direttrice medico ospedaliero. «Le criticità hanno, e solo provvisoriamente, interessato parte del blocco operatorio del nosocomio di Senigallia. Quello deputato all’accoglimento delle emergenze (sito nel nuovo monoblocco) non è stato interessato da alcuna problematica di tipo tecnico, rimanendo pertanto sempre operativo e nella condizione di gestire qualunque emergenza-urgenza. Nel secondo blocco operatorio (palazzina A1) sono invece subentrate criticità tecniche legate a rottura improvvisa e circoscritta di una tubazione di acqua calda, che ha generato infiltrazioni in prossimità di aree contigue alle sale operatorie. Il guasto è stato prontamente risolto dall’area tecnica ma, in via cautelativa, l’attività delle suddette sale è stata provvisoriamente sospesa per questioni igienico-sanitarie».

Maurizio Bevilacqua
Maurizio Bevilacqua

Nella stessa mattinata però vi erano state rassicurazioni sul ripristino della piena efficienza delle sale già dalla giornata successiva; all’ospedale di Senigallia è stata quindi mantenuta la calendarizzazione delle attività chirurgiche già programmate, senza necessità di rinviare gli interventi o dimettere i pazienti in attesa. L’attività è pienamente ripristinata e si svolge regolarmente da venerdì 2 marzo.

Ma oltre al dato tecnico, Bevilacqua si toglie anche un sassolino per invitare tutti a un uso consapevole dell’informazione: «la diffusione di notizie dilatate rispetto alla verità dei fatti getta discredito sulle strutture, su chi vi lavora quotidianamente e provoca inutili preoccupazioni ai cittadini. Soggetti privi di alcuna identità, quindi, dovrebbero astenersi da un esercizio distorto dell’informazione, che nella sua accezione migliore è patrimonio di tutti».

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