Senigallia

Senigallia sempre più vicina al riconoscimento di Città della Fotografia: ne discute il consiglio regionale

La storia artistica della città, i suoi protagonisti - Cavalli, Giacomelli, Ferroni, Gambelli ma anche Pegoli e Cicconi Massi - alla base dell'iniziativa che vuole puntare sulla valorizzazione delle immagini per la promozione della regione

Fotografia di Riccardo Gambelli (1956), per gentile concessione dell'autore
Fotografia di Riccardo Gambelli (1956), per gentile concessione dell'autore

SENIGALLIA – La spiaggia di velluto si avvicina sempre di più a un altro riconoscimento, quello di città della fotografia. Dopo le ‘pressioni’ cittadine affinché si giungesse a questo risultato di cui si parla da tempo, se n’è discusso in Regione: dalla I commissione permanente “affari istituzionali, cultura, istruzione, programmazione e bilancio” è emerso il 23 aprile un testo che verrà votato al prossimo consiglio regionale di martedì 15 maggio.

Si tratta della proposta di legge regionale n. 186interventi di sostegno e di valorizzazione della cultura fotografica” con la quale la giunta regionale intende riconoscere e promuovere la fotografia sia come strumento di memoria e di comprensione, sia come vero e proprio patrimonio storico.
Un patrimonio promosso inoltre anche per il suo linguaggio artistico e quale forma espressiva particolarmente rappresentativa dell’ingegno e della produzione artistica e culturale delle Marche.

In questa direzione intrapresa dalla Regione, Senigallia avrà un ruolo di primissimo piano: la storia, il “suo” gruppo fotografico Misa (con protagonisti Giuseppe Cavalli, Ferruccio Ferroni, Mario Giacomelli, Riccardo Gambelli, Piergiorgio Branzi, Alfredo Camisa, Aristide Salvalai e altri) fino ai più “recentiGiorgio Pegoli e Lorenzo Cicconi Massi e tutti i fotografi che gravitano attorno al Musinf – sono alla base del prestigioso riconoscimento di Senigallia città della fotografia.

Il Musinf di Senigallia, il museo comunale d'arte moderna, dell'informazione, della fotografia
Il Musinf di Senigallia, il museo comunale d’arte moderna, dell’informazione, della fotografia

La città è stata scelta in considerazione – si legge nella Pdl – «del rilievo assunto dalla fotografia come espressione artistica nella storia culturale della città e della cultura fotografica sul territorio marchigiano». Senigallia è anche il soggetto titolare del “Museo d’arte moderna, dell’informazione e della fotografia” (il Musinf appunto) che ha sede nel suo territorio e che «esercita un ruolo centrale nella conservazione, promozione e valorizzazione del patrimonio fotografico marchigiano tale da consentire la conoscenza e divulgazione dell’alto livello artistico che le Marche hanno nel panorama nazionale e internazionale in questo ambito culturale».

Oltre al prestigioso riconoscimento (spendibile anche a livello di turismo culturale), Senigallia otterrà anche dei contributi per le funzioni di coordinamento nella valorizzazione della fotografia in ambito regionale e a sostegno di varie attività. Attività formative, corsi fotografici e concorsi anche nelle scuole, gemellaggi con altre associazioni fotografiche europee, festival della fotografia ed eventi culturali d’importanza internazionale, catalogazioni e conservazioni, restauro, ricerca e acquisizione di nuove immagini fotografiche, ricerche storiche e documentarie sull’immagine fotografica relativa alle Marche e di fotografi marchigiani, fino alla realizzazione di prodotti multimediali e interattivi per la promozione, anche sul web.

Entro sei mesi dall’approvazione dovrà essere stilato dalla Regione un programma di interventi con copertura dei costi: i primi interventi saranno finanziati con fondi europei, statali o di altri soggetti, pubblici o privati, mentre per l’anno 2020 è prevista una somma di 150mila euro, di cui 80mila solo per il progetto “Senigallia Città della Fotografia”.