Senigallia

Rifiuti: salta il sopralluogo a Senigallia, salta anche la commissione

Nervi tesi in commissione dove erano presenti sia la Provincia, sia la Eco Demolizioni sia il comitato Facciamo Eco: il dibattito interrotto più volte diventa un caos e il presidente ha mandato tutti a casa

La commissione consiliare a Senigallia dove è intervenuto l'assessore regionale Sciapichetti
La commissione consiliare a Senigallia dove è intervenuto l'assessore regionale Sciapichetti

SENIGALLIA – Prima salta il sopralluogo poi salta anche la commissione riunita sul tema dei rifiuti speciali non pericolosi. Giornata politicamente accesa a Senigallia quella di ieri, martedì 5 novembre, quando in due momenti ben distinti si voleva trattare senza però riuscirci un argomento quanto mai di strettissima attualità per la spiaggia di velluto e non scevro da polemiche e distorsioni.

Alle ore 17 si sarebbe dovuto tenere un sopralluogo da parte di alcuni consiglieri comunali di maggioranza e opposizione nell’area di Marzocca dove la ditta Eco Demolizioni srl si occupa di stoccare, vagliare e trattare i rifiuti urbani speciali non pericolosi come quelli derivanti dagli spiaggiamenti. Oggetto della visita era la verifica delle operazioni che vi si svolgono ma anche capire le necessità che la Eco Demolizioni ha reso note, tra cui l’inadeguatezza della superficie data la notevole quantità di rifiuti che negli ultimi anni si è dovuto stoccare. Tema alquanto delicato date le polemiche sull’impianto che la stessa ditta aveva proposto di realizzare al Cesano per aumentare le quantità e tipologie di rifiuti trattabili in modo da rendere conveniente a livello economico l’intera operazione.

All’appuntamento però, oltre ai consiglieri comunali di maggioranza e minoranza della seconda e terza commissione, non si sarebbe presentato nessun altro, né da parte della ditta che gestisce l’area, né da parte del Comune di Senigallia, proprietario del terreno. «Un fatto gravissimo, uno sgambetto istituzionale di cui qualcuno deve rispondere. Qualcuno ha qualcosa da nascondere?» ha dichiarato il consigliere Roberto Paradisi di Unione Civica. «Tutti erano stati informati e personalmente avevo parlato con un responsabile della ditta. È molto grave impedire a due commissioni consiliari di procedere ad una ispezione» ha spiegato il presidente Giorgio Sartini (Senigallia Bene Comune). Di un «fatto senza precedenti» ha parlato Luigi Rebecchini (Uc).

Gli strascichi si sono protratti anche nella seduta congiunta della seconda e terza commissione consiliare che si è riunita alle ore 18 all’ex Gil di viale Leopardi. All’incontro erano stati invitati anche responsabili della Provincia di Ancona, che ha in capo l’iter autorizzativo, anche un responsabile della ditta Eco Demolizioni e il presidente del comitato Facciamo Eco. Si sarebbe dovuto trattare l’atto presentato dai consiglieri Paradisi, Rebecchini, Sartini e Canestrari per individuare nel territorio comunale o nei comuni dell’Unione comunale “Le Terre della Marca Senone” aree che possano ospitare un impianto di trattamento per rifiuti speciali non pericolosi che il comitato senigalliese non voleva fosse realizzato al Cesano ma nemmeno in altre zone.

I commissari sono riusciti a ottenere dal vicesindaco Maurizio Memè l’impegno a rendere possibile un nuovo sopralluogo dell’impianto a Marzocca previa la consegna di tutta la documentazione necessaria anche in tema di sicurezza dato che si tratta di un cantiere; dall’architetto della Provincia Sergio Bugatti sono arrivate alcune precisazioni circa la pianificazione strategica degli impianti in capo all’Ata e quindi ai Comuni mentre il responsabile della Eco Demolizioni Adriano Braschi ha dato spiegazioni circa le esigenze della ditta. L’appalto in scadenza a fine 2019 si basa sulla previsione dal 2015 in poi del trattamento di circa 500 tonnellate di rifiuti all’anno. Previsioni che poi si sono rivelate totalmente inadeguate, considerata l’enorme quantità di spiaggiamenti e altri detriti con punte di 16mila tonnellate annue (la media è 12mila, ha precisato Braschi).

Dato che a Marzocca si riesce a stoccare e lavorare circa 8mila tonnellate all’anno di materiali e quindi è stata giudicata insufficiente, è nata l’esigenza di cercare un’altra zona dove trattare l’ingente mole di rifiuti non pericolosi che Senigallia produce o che, suo malgrado, si riversano in spiaggia. Per rendere però economicamente sostenibile l’operazione, l’Eco Demolizioni aveva proposto che si potessero lavorare anche altri materiali, su cui però la popolazione di Cesano e zone limitrofe ha posto il veto. Esigenze, ha concluso Braschi, che dovrebbero però avere tutte le possibili ditte che vorranno presentarsi alla prossima gara d’appalto in via di allestimento.

I nervi tesi di molti consiglieri di maggioranza e opposizione hanno però causato molteplici problemi al presidente di commissione Giorgio Sartini: numerose interruzioni, repliche fuori microfono, interventi non consoni ai lavori consiliari hanno portato a diverse critiche sulla gestione del dibattito, chiuso anzitempo dallo stesso presidente della terza commissione (ambiente) visto che gli animi erano molto accesi. Una scena giudicata non positivamente sia dal Comitato, sia da molti cittadini che seguivano la commissione via streaming.

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