Senigallia

Senigallia, possono ripartire i lavori per l’escavo del fiume Misa

Potranno ripartire i lavori per l'escavo nel tratto finale del fiume Misa a Senigallia, dal ponte ferroviario alla foce. Il nodo della tempistica

Il fiume Misa a Senigallia: anche nei primi mesi del 2020 persiste l'insabbiamento alla foce
Il fiume Misa a Senigallia e l'insabbiamento della foce

SENIGALLIA – C’è una buona notizia per la città: potranno riprendere i lavori per l’escavo del fiume Misa. Anche se ancora non si sa quando partiranno, ci sono ancora degli aspetti importanti da discutere, l’intervento è sostanzialmente sbloccato e Senigallia potrà vedere finalmente il dragaggio del tratto finale che va dal ponte della ferrovia adriatica fino alla foce.

Si tratta dello stesso punto dove si creano degli isolotti di ghiaia e altri detriti che ogni tanto spuntano fuori a causa delle fiumane che portano a valle i materiali e delle correnti marine che li respingono nel canale del Misa. Un “viaggio andata e ritorno” che ha sempre scatenato polemiche per eventuali rischi alla sicurezza: soprattutto dopo l’alluvione del 2014, se ne parla continuamente, nonostante siano fanghi non sedimentati (per lo meno nell’area dell’isolotto di ghiaia) come invece in altri punti del fiume, per esempio dietro lo storico lavatoio o all’altezza di palazzo Gherardi.

Sedimentati o no, i materiali verranno portati via. Dove – questo era uno dei punti della diatriba che si è protratta fino alle aule giudiziarie – lo ha stabilito una riunione tecnica tra Consorzio di bonifica e Regione Marche: i due enti sono convenuti nel portare in discarica i primi detriti asportati tra dicembre 2020 e gennaio 2021 prima che il cantiere venisse interrotto per gli aspetti giudiziari e portati inizialmente in una cava del pesarese. Verranno prima analizzati nuovamente dall’Arpam per capire se siano pericolosi o meno. Per quanto riguarda i nuovi materiali, la disciplina prevede che debbano essere portati in mare.

L’ultimo aspetto è quello legato alla tempistica: ancora i lavori non sono ripartiti. «C’è la questione della durata dell’intervento – spiega l’assessora all’ambiente di Senigallia, Elena Campagnolo – perché finora non sono state date indicazioni dal Consorzio di bonifica. Se i lavori dovessero durare un mese o due, forse si potrebbe anche partire subito, ma dati gli imprevisti è facile che possano riprendere dopo l’estate per non compromettere la stagione turistica». Ad allungare i tempi ci ha pensato anche – involontariamente – la stessa Regione che ha sostituito i responsabili di alcuni uffici. Dall’amministrazione comunale di Senigallia c’è comunque la promessa di seguire con grande attenzione la vicenda, come fatto finora.

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