Senigallia

Senigallia, ponte II Giugno: la riapertura è un rebus

Rimane ancora da terminare l'intervento; non è stato ancora svolto il collaudo finale ma solo le prove di carico; mancano i passaggi formali della struttura prima alla Regione e poi al Comune. L'assessore: «A noi non risulta imminente»

Il nuovo ponte II Giugno a Senigallia verrà intitolato agli "Angeli dell'8 dicembre 2018"
Il nuovo ponte II Giugno a Senigallia verrà intitolato agli "Angeli dell'8 dicembre 2018". Foto di Paolo Paialunga

SENIGALLIA – Rischia di divenire un rebus la possibile riapertura del ponte II Giugno che alcune voci davano per imminente, per questo weekend. In Comune ancora non hanno avuto alcuna comunicazione circa questo momento che la città attende dal 2016, anche perché prima devono essere ultimati alcuni interventi ed espletati passaggi non solo formali, ma anche sostanziali.

Infatti sono ancora in fase di ultimazione i lavori sui marciapiedi, realizzati in pietra non scivolosa, e sui sampietrini da apporre sul lato nord (via Carducci) seguita dall’asfaltatura della spalla sul lato sud (portici Ercolani). C’è poi la questione del recupero delle balaustre in pietra, quelle del vecchio ponte demolito per intenderci, che dovranno essere apposte all’esterno delle travi in acciaio per richiamare la precedente estetica come disposto dalla soprintendenza regionale ma che sta incontrando problemi poiché il nuovo ponte II Giugno risulta più lungo del precedente. Dovranno anche essere installati dei pilomat, i dissuasori semiautomatici che sbarrano il passaggio ai veicoli in caso di emergenza ma anche nelle giornate e fasce orarie (weekend o le sere d’estate) in cui il ponte sarà riservato solo ai pedoni. Infine, dovrà essere effettuato il collaudo finale dell’opera, dato che quella che si era svolta a metà gennaio era la prova di carico, con ben 8 mezzi pesanti e a pieno carico posizionati sulla struttura in acciaio.

Oltre agli aspetti pratici, non risultano effettuati nemmeno i passaggi formali del nuovo ponte, realizzato dal Consorzio di bonifica, al committente, cioè la Regione Marche. Poi dovrà essere effettuato il passaggio al Comune di Senigallia che solo allora ne avrà piena disponibilità.

A confermare questo è l’assessore ai lavori pubblici Nicole Regine. «A noi non risulta confermata l’imminente riapertura – spiega – e comunque vogliamo evitare che, durante un’eventuale inaugurazione, si possano radunare centinaia di persone». Di solito, infatti, quando torna alla disponibilità della città un’opera e viene svolta l’inaugurazione, si verificano degli assembramenti che in questo periodo, oltre a essere vietati, sono anche molto pericolosi per la questione del covid, tuttora non risolta.
Una per quanto sobria o limitata cerimonia di riapertura potrebbe quindi far confluire centinaia di cittadini nei pressi del ponte II Giugno, ormai ribattezzato ponte degli “Angeli dell’8 dicembre 2018” dalla delibera adottata dalla giunta comunale per omaggiare le vittime della tragedia della Lanterna Azzurra di Corinaldo. Da qui la scelta quindi di riaprire alla chetichella la struttura al passaggio pedonale, cosa che potrebbe anche essere ripetuta per quanto riguarda i mezzi, senza quindi una celebrazione ufficiale.

Rebus quindi ancora lontano dall’essere risolto: ancora non è stato terminato l’intervento che, partito a ottobre scorso, si sarebbe dovuto concludere entro il 20 dicembre e poi è slittato per via di numerosi imprevisti tra cui il ritrovamento di un totale di 12 ordigni bellici della seconda guerra mondiale, la loro rimozione e bonifica; ancora non c’è una data per la riapertura completa; ancora non vi è una disposizione ufficiale sulle modalità di apertura e chiusura al traffico della nuova struttura, anche se si ipotizza di consentire il transito ai mezzi durante i giorni feriali e impedirlo invece nei giorni festivi o in occasione degli eventi.

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