Senigallia

Senigallia, Olivetti replica a Mangialardi e Romano: «Non usate il covid per sterili polemiche»

Dopo i recenti interventi dei capigruppo dem in consiglio regionale e comunale, il primo cittadino assicura il monitoraggio costante. Sulle mascherine all'aperto: «L'obbligo c'è già in caso di assembramento»

Massimo Olivetti
Massimo Olivetti

SENIGALLIA – «La situazione pandemica nella nostra città non è da sottovalutare, come d’altronde in altre realtà vicine, specie tra i più giovani, ma l’obbligo della mascherina all’aperto in caso di assembramento c’è già. Con il rispetto delle regole riusciremo a passare un sereno Natale». Ne è convinto il sindaco Massimo Olivetti che replica così all’ex primo cittadino Maurizio Mangialardi e al capogruppo PD locale Dario Romano, intervenuti recentemente preoccupati per il netto aumento di contagi da covid-19 a Senigallia, soprattutto nelle scuole.

I capigruppo dem in consiglio regionale e comunale avevano infatti stigmatizzato l’atteggiamento attendista delle due amministrazioni, sollecitando un intervento deciso per innanzitutto monitorare la situazione cittadina, con particolare attenzione ai focolai nelle scuole; in secondo luogo chiedevano di mettere in atto alcune misure che potessero salvaguardare il periodo natalizio, senza dover chiudere proprio in tempo di festività quando le imprese riescono a far quadrare i conti di tutto l’anno.

«L’amministrazione oltre che a chiedere costantemente alla autorità sanitaria competente il monitoraggio della situazione e l’indicazione delle eventuali azioni da intraprendere, ha disposto sul territorio un controllo assiduo da parte della polizia locale sul rispetto della legge anti covid – risponde il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti. La normativa nazionale prevede già come obbligatorio l’uso delle mascherine in caso di assembramento all’aperto, per cui questa amministrazione comunale ritiene al momento superfluo disporre un obbligo dell’uso della mascherina in particolari aree della città, posto che l’obbligo è già vigente, come detto, in qualsiasi zona del nostro Comune dove ci sia affollamento». Poi l’appello. «Al di là dell’obbligo di legge, si invitano, comunque, tutti i cittadini e coloro che si trovano a Senigallia a rispettare rigorosamente le norme igieniche imposte dalla legge anche all’esterno, quali distanziamento ed appunto l’uso della mascherina nel caso di assembramento, certi che tutti seguiranno comportamenti maturi».

Nel frattempo la diffusione dei contagi non si ferma: al 7 dicembre il numero ufficiale rilevato dal Distretto sanitario di Senigallia, unica autorità sanitaria territorialmente competente a rilevare e disporre quarantene nel territorio, è di 696 casi, con un tasso di incidenza dell’1,57% sulla popolazione della nostra città, dato ben diverso e inferiore rispetto a quello diffuso da esponenti politici locali. «L’autorità sanitaria non ha comunicato a questa Amministrazione particolari criticità per i ricoveri ospedalieri da covid» continua Olivetti.

L’attività all’hub vaccinale alla caserma dei vigili del fuoco di Senigallia prosegue senza sosta con 1.069 somministrazioni di vaccino in una sola giornata (il 7 dicembre). «Un risultato estremamente importante frutto dell’abnegazione del personale medico, ma anche del personale volontario della protezione civile nonché del personale dipendente del Comune di Senigallia impegnato nell’hub vaccinale». Non si sono registrate attese particolarmente rilevanti e moltissimi apprezzamenti sono giunti dai cittadini che hanno fruito del servizio. Anche il punto tamponi, sistemato nell’antistadio, riservato ai quarantenati, è pienamente operante e permette all’Asur un costante tracciamento.

Da qui l’invito alla politica «a non utilizzare il covid come mezzo di sterile polemica o di banale strumentalizzazione, in quanto detta condotta non solo non è utile ma è deleteria per la collettività».

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