Senigallia

«Alle prossime manifestazioni antifasciste e antirazziste partecipino ancora più persone»

Alla manifestazione antifascista e antirazzista di Macerata è mancata la risposta dello Stato e dei partiti: il commento dell'assessore di Senigallia Carlo Girolametti

Carlo Girolametti
Carlo Girolametti

SENIGALLIA – A Macerata non c’era la paura, la voglia di rinchiudersi in casa, la sensazione di insicurezza. Alla manifestazione si è respirata aria di uguaglianza e solidarietà, sentimenti che possono contrastare quest’ondata di razzismo e fascismo che sta pervadendo ampie fasce della società civile.
È questo, in sintesi, il giudizio dell’assessore al welfare del Comune di Senigallia Carlo Girolametti di ritorno dalla grande e pacifica manifestazione antirazzista e antifascista che si è svolta sabato 10 febbraio per le vie di Macerata.

Con rammarico l’assessore di Senigallia sottolinea che la risposta a questi episodi di sangue non poteva non arrivare dai centri sociali che però non dovevano essere lasciati soli nel movimentare la gente – quasi 30mila persone – a scendere in piazza. «Una risposta che doveva essere delle istituzioni, di tutti i partiti democratici e delle tante associazioni nazionali di natura antifascista».

Oltre ai centri sociali e agli attivisti delle varie realtà non solo marchigiane, in piazza sono scese anche le delegazioni di base della Fiom, dell’Anpi, dell’Arci, non i vertici. Vertici che hanno tolto l’adesione all’iniziativa, come se episodi del genere potessero rimanere senza risposta. Ma, continua l’esponente di Liberi e Uguali di Senigallia, a Macerata hanno sfilato anche qualche rappresentante del Pd, qualcuno della vecchia Dc e tanti, tanti membri delle realtà volontaristiche e di pace marchigiane.

«Senigallia non manca mai a questi appuntamenti – continua l’assessore Girolametti – ma ieri ben 150 piazze d’Italia hanno manifestato contro l’odio razziale e il fascismo. Sono tante e in una solo (purtroppo rientra nella possibilità statistica) ci sono stati disordini. Mi auguro che le piazze aumentino e che nelle annunciate prossime manifestazioni di stampo antifascista e antirazzista del 18 febbraio di nuovo a Macerata e il 24 febbraio a Roma le piazze siano stracolme di cittadini di diverso colore, politico e di pelle, per la più grande risposta di tutta la parte migliore e, mi auguro, anche maggiore del popolo italiano, che vuole evitare che si moltiplichino i Traini di turno».

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