Senigallia

Senigallia, piovono critiche sul progetto e sui lavori in viale Anita Garibaldi

Pagani (Vola Senigallia): «Carreggiata stretta, curve a rischio e pista ciclabile difficoltosa». Replica l’assessore Regine: «Intervento non terminato, polemiche pretestuose e non corrette»

Lavori ancora in corso in viale Anita Garibaldi, a Senigallia, ma è stato riaperto un tratto per esigenze dei residenti e molti cittadini esprimo forti perplessità sul progetto
Lavori ancora in corso in viale Anita Garibaldi, a Senigallia, ma è stato riaperto un tratto per esigenze dei residenti e molti cittadini esprimo forti perplessità sul progetto

SENIGALLIA – Da tempo i residenti, ma non solo loro, stanno tenendo d’occhio l’avanzare dei lavori in viale Anita Garibaldi, zona piano regolatore. E da tempo stanno facendo osservazioni sulla tempistica che si sta protraendo troppo, sulle criticità che forse si potrebbe ancora essere in tempo a sanare e sulle prospettive future della città. E in questo filone, che lascia spazio a molte critiche sui social, si inseriscono anche alcuni rappresentanti dell’opposizione consiliare. E’ il caso di Vola Senigallia che considera l’apertura del tratto da via Feltrini a via Mercantini è stata «un’amara sorpresa». Ma l’amministrazione non ci sta e replica punto su punto.

Il progetto risale al 2021, poco dopo l’insediamento della nuova giunta; i lavori sono cominciati a fine maggio 2022 e prevedevano una durata di sei mesi per rifare completamente la strada nel primo tratto dall’intersezione con via Capanna a quella con via Mercantini; un secondo tratto (da via Mercantini fino a corso Matteotti) sarebbe dovuto essere rifatto immediatamente dopo mentre per il terzo (fino alla statale 16) erano previsti i lavori nel 2024. Le cose però non sono andate così.

«Soprassedendo sull’ampio ritardo nella chiusura del cantiere – spiega la capogruppo di Vola Senigallia Stefania Pagani – abbiamo registrato disagi importanti agli abitanti della zona piano regolatore in questo anno abbondante di lavori, ancora non terminati. La viabilità della zona è stata fortemente compromessa, soprattutto nei mesi invernali, considerando la densità di abitazione del quartiere a mobilità molto intensa, anche per la presenza dei più importanti istituti scolastici della città. Per non parlare del forte disagio subito dalle attività del piccolo commercio. Pensavamo a una celere chiusura del cantiere e soprattutto alla realizzazione di un progetto fortemente migliorativo». 

Secondo Vola Senigallia, i dubbi emersi fin dalla presentazione del progetto si sono trasformati in realtà: «la carreggiata stradale è molto stretta, al limite della percorribilità, l’incrocio tra via Feltrini e viale Anita Garibaldi è a rischio a causa di una curva a gomito che per le auto di grandi dimensioni ed eventuali mezzi di soccorso potrebbe risultare difficoltosa. La pista ciclabile risulta di difficile utilizzo per l’assenza di una adeguata rampa per superare il dislivello elevato. L’attuale assenza del tappeto di finitura crea problemi di percorribilità per i passanti, in particolare per la popolazione più fragile, disabili, persone con difficoltà motoria e per l’utilizzo di passeggini. Altri disagi potrebbero verificarsi in caso di forti e abbondanti piogge. Non dimentichiamo che in occasione degli ultimi acquazzoni, il nuovo tratto di viale Anita Garibaldi è stato costantemente allagato. Si è perso un viale alberato su entrambi i lati per un piccolo cordolo di terra ancora incolto, nonostante la presentazione ufficiale alla popolazione avesse previsto doppia fila di alberi. Ci chiediamo per quando è prevista la nuova piantumazione allo scopo di recuperare in breve tempo zone ombreggiate percorribili. Una visione lungimirante del progetto avrebbe dovuto prevedere una tempestiva riqualificazione del verde. Chiediamo – conclude Pagani – all’amministrazione comunale una risposta fattiva e risolutiva».

Il progetto di riqualificazione su un tratto di viale Anita Garibaldi, a Senigallia
Il progetto di riqualificazione su un tratto di viale Anita Garibaldi, a Senigallia

Pronta la replica dell’amministrazione comunale che, tramite l’assessore ai lavori pubblici Nicola Regine, illustra lo stato del cantiere sottolineando come ancora i lavori non siano terminati. «Come è ben noto e visibile a tutti, il tratto di strada interessato dai lavori è ancora un cantiere temporaneo, compresa la porzione che per necessità è stata aperta provvisoriamente al traffico. Pertanto tutte le polemiche sollevate sono assolutamente pretestuose e non corrette».

Il progetto prevede infatti la realizzazione di due marciapiedi laterali, una pista ciclabile larga 2,5 metri che prima non c’era, due file di alberature al posto dei vecchi ed enormi pini che ogni tanto crollavano a terra, una corsia stradale di 3,5 metri e una fila di stalli in linea destinati alla sosta delle autovetture anche nei punti dove prima non c’era modo di parcheggiare. Insomma una riqualificazione a tutto tondo che considerava anche l’abbattimento delle barriere architettoniche «mediante il rialzamento di ogni incrocio da effettuarsi al momento dell’asfaltatura definitiva».

L’intervento ha due finalità, come spiega l’assessore Regine, «da un lato permette di realizzare un percorso ciclabile uniforme; dall’altro permette di creare dei dossi in corrispondenza delle strade secondarie che incrociano viale A. Garibaldi, finalizzati a garantire il rallentamento delle autovetture che dovranno dare la precedenza alle biciclette. Chi oggi critica sa benissimo che ancora il manto stradale non è stato completato e quindi la criticità, che oggi si palesa, sarà al termine dei lavori eliminata, come da progetto in cui tutte le varie parti del viale (marciapiedi, stalli di sosta, pista ciclabile e corsia stradale) sono conformi agli standard previsti dal Codice della Strada, compresa la corsia destinata alla circolazione dei veicoli, che ad alcuni sembra piccola. La sede stradale è stata concepita ad una corsia proprio per contemplare e tutelare la sicurezza dei pedoni e la percorrenza ciclabile, secondo i più moderni standard che certamente contribuiranno anche a moderare la velocità dei veicoli in transito. L’asfalto visibile è solamente il sottofondo stradale, la pista ciclabile non è stata ancora né raccordata né resinata, la piantumazione dovrà essere effettuata in autunno inoltrato e solo al termine dei lavori potrà essere valutata l’intera opera».

L’ultima considerazione della maggioranza riguarda il fatto che l’intera cittadinanza era a conoscenza del progetto, del risultato finale e quindi di cosa si sarebbe perso e di cosa si sarebbe guadagnato fin dall’inizio, così come la questione del verde è stata trattata con le associazioni ambientaliste: «in Consiglio comunale è stato approvato all’unanimità. Questa amministrazione comunale ha avuto il coraggio di affrontare e risolvere un problema di sicurezza stradale che ormai si trascinava da decenni, stanziando le ingenti somme necessarie (circa tre milioni di euro) e mobilitando gli uffici comunali che si sono prodigati per la realizzazione dell’opera» conclude Regine.

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