Senigallia

Primo giorno di scuola alla Penny Wirton, al centro le relazioni umane

A Senigallia ha preso il via il progetto didattico che, oltre a insegnare la lingua italiana a stranieri e migranti, crea occasioni di confronto. L'intervista alla coordinatrice Lisa D'Ignazio: «Nè classi, né banchi, né voti: si comincia con l’incontro»

Studenti e volontari di tutte le età si incontrano alla scuola Penny Wirton Senigallia
Studenti e volontari di tutte le età si incontrano alla scuola Penny Wirton Senigallia

SENIGALLIA – Una ventina di studenti stranieri di tutte le età e una trentina di volontari e insegnanti hanno dato avvio lunedì scorso alla nuova scuola d’italiano per stranieriPenny Wirton Senigallia” nei locali dello spazio autogestito Arvultùra.

Un modo nuovo di concepire un corso di lingua perché non si tratta solo di spiegare e far comprendere a chi non conosce l’italiano le regole grammaticali, ma di tarare un percorso didattico sulle esigenze dello studente, sulla sua esperienza e storia, senza che vi siano vincoli programmatici.

Per spiegare meglio il progetto ci siamo affidati alle parole della coordinatrice del progetto Lisa D’Ignazio. «La “Penny Wirton” è una scuola molto particolare perché non ci sono classi, né banchi, né voti da dare alla fine del percorso: si comincia con l’incontro di persone con cui difficilmente ci si allaccerebbe un qualsiasi rapporto e di questi tempi sappiamo quanto sia difficile relazionarsi con chi non conosciamo, con chi non parla la nostra lingua. Qui cerchiamo di mettere in relazione le persone e dare loro un’occasione di incontrarsi, di apprendere l’italiano lasciando però al centro le esigenze dello studente, senza percorsi predefiniti».

Si tratta di un’iniziativa che – prima nelle Marche – raccoglie il testimone dello scrittore Eraldo Affinati e di sua moglie Anna Luce Lenzi che fondarono a Roma la prima scuola in Italia con questo metodo. «A Roma – spiega la coordinatrice – l’iniziativa è partita dieci anni fa e qui a Senigallia l’adesione al progetto Penny Wirton è nata grazie allo stimolo di più realtà associative, come Scuola di Pace V.Buccelletti, Caritas, Spazio Autogestito Arvultùra, centro interculturale Le Rondini e tanti singoli individui: da tempo si parlava e ora finalmente è partita questa avventura».

Come precisa Lisa D’Ignazio, la scuola per stranieri si autofinanzia e questo è dovuto sia alla fase ancora embrionale del progetto senigalliese, sia alla volontà di essere indipendenti da qualsiasi ente. L’obiettivo è garantire quel rapporto uno a uno che rende così speciale la Penny Wirton, perché la sua forza sta proprio nella centralità della relazione tra insegnante e studente.

«La scuola è come una casa in cui tutti sono i benvenuti, un luogo in cui ognuno porta la sua lingua, la sua cultura e la sua storia e la condivide in italiano».

Avviata a Senigallia la scuola Penny Wirton
Avviata a Senigallia la scuola Penny Wirton

«Al momento hanno aderito al corso una ventina di studenti di varie età: sono molti gli adulti ma c’è anche qualche minorenne. Provengono da ogni parte del mondo: dalla Svezia all’Ucraina, dalla Polonia all’Albania, dal Senegal al Pakistan, ma le iscrizioni sono in continuo aumento», confidando in una maggiore e migliore integrazione una volta che si è abbattuto il primo ostacolo, quello linguistico. Le lezioni si terranno due giorni la settimana allo spazio autogestito Arvultùra di via Abbagnano, a Senigallia: il lunedì dalle 18:30 alle 20:30 e il venerdì dalle 16:30 alle 18:30.

Infopennywirtonsenigallia@gmail.com

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