Senigallia

Senigallia, il patto della Rotonda e quello della cadrega

La Lega attacca il duo Ceriscioli-Mangialardi che nel 2015 sancirono un accordo sulla sicurezza idrologica: «Cinque anni sono passati e ancora si va avanti a suon di “faremo…”»

Mangialardi-Ceriscioli-Sciapichetti

SENIGALLIA – Non va giù alla Lega l’ultima uscita da parte della Regione sulla sicurezza idrogeologica riguardante anche il fiume Misa di Senigallia. Un’uscita considerata fuori luogo perché, ricordano dal Carroccio locale, già nel 2015 – l’anno dopo l’alluvione che aveva inondato la spiaggia di velluto – c’era stata la stessa promessa.

Il 26 maggio 2015 veniva diffusa la notizia riguardante l’accordo stipulato alla Rotonda di Senigallia tra Ceriscioli e Mangialardi, «finalizzato a sbloccare i finanziamenti per la messa in sicurezza del fiume Misa ed altre opere. I giornali titolavano così l’evento: “Incontro Ceriscioli-Mangialardi, patto di ferro per il fiume Misa e la sicurezza………….Potete già iniziarlo a chiamare il Patto della Rotonda”».

A distanza di 5 anni, viene presentato dalla Regione Marche, dal presidente Ceriscioli assieme al Consorzio di Bonifica, un «nuovo progetto riguardante i rischi di esondazione dei principali corsi d’acqua del maceratese e dell’anconetano», tra cui appunto il Misa, elencando i “nuovi manufatti, ponti, attraversamenti, dragaggi, un enorme cantiere composto da centinaia di opere che hanno impegnato la Regione”.

«Dopo aver letto questi racconti di grandi opere, molti cittadini senigalliesi (e non) si staranno chiedendo di cos’altro abbiano parlato durante la “riunione delle meraviglie” – interviene la Lega -. Teniamoci forte perché da qui a settembre ne sentiremo di tutti i colori. Cinque anni sono passati dal Patto della Rotonda ed ancora si va avanti a suon di “faremo…”, “investiremo…”, “reperiremo…”, nel frattempo i cittadini tremano ad ogni emissione di allerta meteo e contano i danni dopo i temporali».

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