Senigallia

Senigallia, si chiude al Panzini la convention delle scuole alberghiere. Il preside: «Battuti tutti i record»

In chiusura dell'incontro annuale più importante degli istituti turistico-alberghieri, Alessandro Impoco, dirigente scolastico dell'istituto Panzini, sede dell'evento, traccia un bilancio

Il dirigente dell'istituto Panzini, Alessandro Impoco

SENIGALLIA- Dopo una settimana di incontri, convegni sul futuro dell’alimentazione e dell’enogastronomia, dimostrazioni e showcooking di chef stellati Michelin, va in archivio la 35esima Conferenza annuale dell’AEHT, il congresso internazionale dell’Associazione europea delle scuole alberghiere. Cuore della kermesse, che dal 17 al 22 ottobre ha reso la città di Senigallia, la capitale del turismo e delle scuole alberghiere coinvolgendo 120 scuole da ben 23 Paesi europei, è stato l’Istituto Alfredo Panzini. Ed è proprio il dirigente scolastico, Alessandro Impoco, a commentare la riuscita dell’evento appena concluso e a tracciarne un bilancio: «Ci sentiamo sul tetto del mondo, abbiamo fatto qualcosa di incredibile, stiamo viaggiando nello spazio: 23 nazioni, ragazzi che festeggiano e bandiere che sventolano in tempi di guerra è un tripudio di pace di abbracci, di conoscenze, di internazionalizzazione di stare insieme, una festa bellissima che continuerà con queste amicizie nel tempo. Questi ragazzi si sono incontrati, hanno lavorato insieme, hanno sudato, hanno vinto delle medaglie, anche quelli che non le hanno vinte sono usciti contenti».

Impoco ha al collo una medaglia, conferitagli dall’AEHT per il suo impegno visionario, nell’organizzare e portare questo evento a Senigallia: «È la prima volta in assoluto che fanno una cosa del genere e sono molto contento. È stata regalata a me perché abbiamo battuto tutti i record, numeri mai raggiunti prima con 850 persone, 23 nazioni, è la prima volta che raggiungiamo i 406 studenti. In un momento particolare, una congiuntura strana in Europa, l’organizzazione è stata fantastica, quindi l’AEHT ha ritenuto di premiare il Panzini con questa medaglia».

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«Adesso arriva il difficile. Bisogna non tornare sulla Terra – prosegue il dirigente – , ma rimanere nello spazio: la grande sfida, ora che abbiamo fatto una settimana di scuola innovativa, scuola vicina ai ragazzi, transizione tecnologica e digitale, dobbiamo andare avanti. Come ci ha detto il ministero, non bloccarci sulla lezione frontale classica ma trovare la forza di continuare su questa strada». 

E poi un pensiero per Senigallia, che esce da un momento difficile: «La città si è rialzata in un attimo. Questo progetto è stato anche un toccasana perché 850 persone che giravano in centro erano curiose di visitare la città, andavano nei locali. Abbiamo contribuito a una ripartenza e a un territorio che ne aveva bisogno. Abbiamo portato economia, indotto, movimento. Senigallia in questo senso si è mostrata in tutto il mondo, in tutta Europa, non più come la Senigallia ferita ma pronta a ripartire, anzi… è ripartita. Siamo pronti a ospitare nuovamente il turismo, le strade sono pulite, abbiamo una capacità ricettiva non toccata, perché abbiamo ospitato 850 persone con una facilità estrema e la città è pronta, aspettiamo i turisti la prossima estate per mostrare che siamo la Senigallia che conoscono. Abbiamo un solo rammarico: quest’anno non abbiamo potuto avere Ucraina e Russia, due delegazioni importanti per noi e che hanno sempre partecipato. È il neo di questa competizione. Purtroppo avevano tanta paura di uscire e non poter rientrare. Ma li aspettiamo e siamo sicuri che l’anno prossimo in Lettonia, a Vilnius, saranno presenti».

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