Senigallia

Senigallia, nuovo stop per il prolungamento del molo di levante: dirottati i fondi europei

I 930mila euro dall'Europa andranno per due terzi a Falconara, mentre 380mila euro serviranno per l'escavo in centro città. In arrivo però altri 3 milioni per gli argini

Ancora fermo l'iter amministrativo per il prolungamento del molo di levante a Senigallia
Ancora fermo l'iter amministrativo per il prolungamento del molo di levante a Senigallia

SENIGALLIA – Tutto fermo per il momento per quanto riguarda il prolungamento del molo di levante al porto della Rovere di Senigallia: dopo la bocciatura dal Tar del ricorso presentato dal Consorzio di bonifica, la Regione Marche ha deciso di dirottare i fondi europei su altri interventi. Due terzi delle risorse andranno a Falconara marittima, mentre per Senigallia rimarranno circa 380 mila euro da usare per lavori sugli argini del fiume Misa.

L’annuncio è arrivato dall’assessore all’ambiente e alla difesa del territorio Stefano Aguzzi. La giunta regionale ha approvato, ieri 11 agosto, una delibera con la quale viene rimodulato il finanziamento di 930.000 euro dall’Europa. Soldi che servivano esclusivamente per il prolungamento di quasi cento metri del molo di levante alla foce del fiume Misa. Il progetto però si è arenato alcuni mesi fa.

I lavori erano previsti come imminenti già qualche mese fa: a metà marzo la Provincia di Ancona si era espressa con un provvedimento (Dd. 294/2021) prevedendo quindi che prima di far partire il cantiere dovesse essere valutato l’impatto ambientale del progetto di mitigazione del rischio idraulico della città di Senigallia.
Il soggetto attuatore, il Consorzio di bonifica, era ricorso al Tar marchigiano con una richiesta di sospensiva dell’atto della Provincia, ritenendo che si dovesse operare in urgenza per il pericolo che potesse accadere quanto la città ha vissuto nel 2014.

Il tribunale amministrativo regionale ha però respinto la tesi del consorzio di bonifica (ordinanza n. 155/2021) e decretato quindi per la predisposizione dello studio della Via, ma nel contempo auspicato che le amministrazioni interessate concludano il procedimento «in tempi adeguati rispetto alle indubitabili ragioni di pubblico interesse». 

Dato questo stop che poneva a serio rischio il mantenimento del finanziamento europeo, la giunta regionale ha deciso quindi di dirottare i 930 mila euro ad altri interventi per la mitigazione del rischio idraulico che riguarderanno i fiumi Misa ed Esino. Nel comune di Falconara, canale della Liscia, si mira ad evitare il rischio idraulico nella zona a fianco dell’aeroporto: verranno destinati per questo 550.000 euro; a Senigallia rimangono circa 380.000 euro per l’escavo del fiume Misa all’interno dell’area urbana, fino oltre il ponte Garibaldi: l’obiettivo è migliorare il deflusso delle acque ed evitare le esondazioni come avvenuto nel 2014.

Ma il progetto sul molo di levante non verrà cancellato: la rimodulazione dei fondi servirà solo per non perdere il finanziamento mentre non appena sarà terminata la procedura di Via, inizialmente non prevista, il discorso potrà riprendere.

«Nel frattempo – spiega l’assessore Aguzzi – la Regione ha previsto di finanziare quest’anno con 3 milioni di euro il progetto esecutivo che l’ex genio civile sta predisponendo per l’innalzamento degli argini del fiume Misa a monte del centro abitato. Unito al dragaggio del tratto di fiume nel centro abitato e al nuovo ponte II Giugno, ribattezzato “Angeli dell’8 Dicembre 2018”, consentirà la piena messa in sicurezza della città di Senigallia».