Senigallia

Il ricordo di Renata Sellani: «Vita dedicata alla scuola e alla cultura, oggi tutti più poveri»

La donna morta all'età di 96 anni è stata ricordata dal primo cittadino di Senigallia Maurizio Mangialardi e dall'attore e consigliere Pierfederici

Maurizio Mangialardi e Renata Sellani
Maurizio Mangialardi e Renata Sellani

SENIGALLIA – La scomparsa di Renata Sellani rappresenta una grande perdita per il tutto il mondo culturale senigalliese, regionale e nazionale. A testimoniarlo non sono solo le numerose associazioni di cui è stata socia e presidente ma anche il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi e il consigliere delegato alla cultura nonché attore e regista Mauro Pierfederici.

Sorella del grande pianista jazz Renato Sellani, la donna ha dedicato la sua vita alla scuola, alla cultura e all’associazionismo: insegnante e poi dirigente scolastico della scuola Marchetti, la 96enne era stata anche autrice di testi teatrali in lingua italiana e in dialetto, poetessa nonché presidente di varie associazioni culturali cittadine e, a lungo, presidente dell’Associazione Nazionale Poeti e Scrittori Dialettali per la quale organizzò a Senigallia, nel 2012, il convegno nazionale dei poeti e scrittori dialettali.

Profondamente innamorata della cultura popolare e del dialetto locale, Renata Sellani fu anche la fondatrice della compagnia Filodrammatica La Sciabica.

«Sempre pronta a collaborare – ricorda il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi – metteva a disposizione la sua ricca esperienza professionale e la sua grande versatilità culturale. Voglio evidenziare il suo amore per il dialetto, che riteneva un patrimonio linguistico e culturale da salvaguardare ed alimentare. Si è spesa per questo tanto da essere considerata il punto di riferimento nazionale dei poeti e scrittori dialettali italiani. La sua morte lascia un grande vuoto nella vita culturale e associativa della città».

Anche l’attore, regista e consigliere comunale Mauro Pierfederici ha voluto ricordare Renata Sellani: «Nonostante la sua età era una persona molto giovanile e generosa: fino a ieri pomeriggio era alla casa di riposo Opera Pia Mastai Ferretti a cantare, assieme agli animatori. Aveva poi una grande passione per la cultura popolare e il dialetto. Quelle come lei sono persone di cui le città hanno assolutamente bisogno per non perdere quel bagaglio culturale di tradizioni ed espressioni linguistiche che arricchiscono la memoria di ogni singola comunità. Oggi siamo tutti un po’ più poveri».

I funerali si terranno martedì 17 luglio, alle ore 16, alla chiesa della Maddalena.

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