Senigallia

Senigallia in lutto per la scomparsa di Maurizio “Bobo” Paolasini, anima di Marzocca e non solo

Infermiere, attore, musicista e organizzatore di eventi culturali e solidali, il 65enne era stato anche tra i fondatori della filodrammatica La Sciabica. I funerali si svolgeranno martedì 10 ottobre

Maurizio "Bobo" Paolasini
Maurizio "Bobo" Paolasini

SENIGALLIA – Non solo la frazione di Marzocca è in lutto per la morte di Maurizio Paolasini. Tutta Senigallia piange una delle anime culturali e artistiche della città, quel “Bobo” – così era soprannominato – che è venuto a mancare domenica 8 ottobre dopo una breve battaglia contro una grave malattia.

L’infermiere 65enne, durante la sua vita è stato anche un cantante, un attore, un interprete, un organizzatore di eventi culturali e solidali: e sono soprattutto questi gli aspetti che la città ricorda con più affetto, quelli che hanno reso Maurizio Paolasini famoso in città nel campo della musica, del teatro e del sociale.

Nella “sua” frazione di Marzocca (anche se era nato a Montignano), Maurizio Paolasini era stato tra i fondatori della filodrammatica La Sciabica, attivo anche nella produzione dei lavori teatrali che venivano messi in scena un po’ ovunque.
Maurizio lascia la moglie Patrizia e i figli Filippo ed Eleonora.

I funerali si terranno martedì pomeriggio nella chiesa di Montignano, a cui parteciperà anche il sindaco Maurizio Mangialardi che ha voluto ricordarlo affermando che «la scomparsa di Maurizio Paolasini lascia un vuoto incolmabile nella nostra comunità e nel mondo della cultura cittadina. È stato senza dubbio un artista vero e poliedrico, animato da una fine intelligenza e da una grande passione per il teatro, la musica e la cultura in generale. Bobo è stato anche un infaticabile organizzatore culturale e prezioso è stato il suo contributo alla nascita e all’affermazione di una delle nostre più popolari esperienze, quella della Filodrammatica “La Sciabica”. Non va dimenticata, poi, la sua profonda sensibilità, che lo ha portato spesso a sostenere tante iniziative di volontariato. Sono certo che quanto egli ha saputo seminare nel corso della sua seppur breve vita, rappresenterà una bussola imprescindibile per le nuove generazioni che si affacciano sul palcoscenico della cultura popolare senigalliese».

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