Senigallia

Senigallia, lungomare in vendita: Pd all’attacco

Di scelta politica poco lungimirante e avventata parlano i consiglieri dem Romano e Giuliani e promettono battaglia

Verrà ripristinato il doppio senso di marcia in questo tratto del lungomare Da Vinci, a Senigallia, dove è presente ora il senso unico con pista ciclabile
Il lungomare Da Vinci, a Senigallia

SENIGALLIA – Nessuna riduzione delle tasse nonostante la mole di risorse dal Pnrr, anzi. E poi l’alienazione di aree del lungomare senigalliese. Sono questi i nodi che l’opposizione consiliare, in particolare il Partito Democratico, porta al pettine dopo la prima discussione in commissione del bilancio di previsione 2023. L’affondo è tutto politico, con i consiglieri Dario Romano e Ludovica Giuliani all’attacco della giunta Olivetti, responsabile di voler mettere in vendita i «gioielli di famiglia».

In questi giorni, «in pieno ritardo rispetto alla scadenza del 31.12.2022, si sta discutendo il bilancio preventivo del 2023. Ci saremmo aspettati di vedere da Olivetti e dalla destra senigalliese uno scatto di orgoglio, dato dalle ingenti risorse previste dal PNRR e che prevederanno milioni di euro di investimenti sul nostro territorio. Pensavamo che, alla luce di quegli investimenti, si potesse liberare spazio per abbassare le tasse, come promesso dal sindaco e da FdI in campagna elettorale. Nulla di tutto ciò: nessuna riduzione dell’IMU, dell’addizionale IRPEF, di tutto ciò che è imposta, tassa, tariffa. In commissione, non una parola su una eventuale rimodulazione dell’imposizione fiscale verso il basso. Inoltre, come già ribadito più volte, sono stati aumentati gli orari dei parcheggi a pagamento sul lungomare d’estate oltre al vertiginoso aumento delle tariffe degli impianti sportivi e della Tari per 20.000 famiglie». 

È proprio sui lungomari che si riferiscono i due consiglieri dem. «Con un colpo di mano e senza avvisare i gestori delle attività, Olivetti and company hanno pensato bene di mettere in alienazione, nel bilancio 2023, le aree dove sono collocate attualmente almeno sei attività commerciali tra Marina Nuova e Marina Vecchia. Il tutto, come detto poco fa, senza alcuna informazione a chi gestisce le attività, al di là delle procedure di alienazione previste dalla norma che poi saranno attivate. È stato quasi imbarazzante apprendere che imprenditori che danno lavoro e che hanno locali apprezzati, stimati e frequentati da tantissimi senigalliesi e turisti, siano stati oggetto, a loro totale insaputa, dell’ennesima azione politica di Olivetti e della destra tutta tasse e improvvisazione. Lo stesso Olivetti che si lamenta di non aver risorse, quando invece godrà di decine di milioni del PNRR per i suoi investimenti, aveva proprio bisogno di mettere in vendita i nostri gioielli di famiglia per rifare un paio di strade in più? Una scelta politica poco lungimirante e avventata e sulla quale daremo battaglia, poiché si depaupererà ulteriormente il nostro patrimonio comunale quando a livello statale si va nella direzione esattamente opposta» concludono.

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